Bolivia. Storie di adozioni “nazionali” che partono da lontano

Il progetto “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio in Bolivia” permette di sostenere i minori in attesa di trovare una loro famiglia. E consente di sensibilizzare le famiglie locali. Con risultati straordinari

Quando si racconta che Ai.Bi. lavora in favore dei bambini abbandonati di tutto il mondo, a partire dall’adozione, si pensa subito all’Adozione Internazionale. Come tante volte raccontato, però, questa non è che “l’estrema ratio” per trovare una famiglia ai bambini che non ce l’hanno. Tante sono le possibilità che vengono valutate prima, tra le quali anche quella di un’Adozione Nazionale all’interno del Paese di origine dei minori. Si tratta di un lavoro lungo che ha richiesto anni di impegno, ma che oggi può contare successi importanti.
In Bolivia, per esempio, grazie alla creazione di un Registro Unico delle Adozioni Nazionali e Internazionali (RUANI), le famiglie possono adottare in qualsiasi città. Recentemente, tre coppie di La Paz sono state abbinate a quattro bambini del centro di accoglienza Gota de Leche a Oruro, dove Ai.Bi. è presente e supporta anche in tal senso tutti i minori attraverso l’Adozione a Distanza, in attesa della possibilità che arrivi una famiglia “vera” ad accoglierli.

Tre meravigliose storie di accoglienza

Danna ha 3 anni e da quindici giorni i suoi genitori la visitano quotidianamente. È cambiata molto: adesso sta imparando a sorridere e ad abbracciare, si lascia coccolare e sa dire “papà e mamma”. I suoi genitori sono felicissimi e commossi e stanno contando i giorni per poter tornare a casa e presentare la figlia a parenti e amici che la stanno aspettando da molto tempo. Per la prima volta Danna avrà un letto, giocattoli e vestiti propri. Inizierà una nuova avventura, lasciando dietro di sé la vita nel Centro di accoglienza.

Josue ha 7 anni e da pochissimo ha conosciuto i suoi genitori adottivi. Prime del primo incontro era piuttosto nervoso e sentiva un certo timore, non sapeva com’erano i suoi genitori e se gli sarebbero piaciuti. La mattina in cui si sono conosciuti è stata commovente: i suoi genitori l’hanno abbracciato e riempito d’amore, hanno pianto perché l’avevano amato prima ancora di conoscerlo. Nel pomeriggio hanno portato un gelato per lui e i suoi due migliori amici. Sembra un sogno irreale… Poco a poco Josue si renderà conto del fatto di essere un figlio.

Ricardo e Paola sono due fratelli di 4 e 2 anni, ancora non lo sanno, ma nelle prossime settimane il loro fratello maggiore e i genitori adottivi andranno a visitarli e non saranno più ospiti di un centro di accoglienza. Faranno parte di una famiglia!

Ognuno di questi incontri dà un senso al lavoro di tutte le persone che dall’Italia o nel Paese si impegnano per superare le difficoltà, la burocrazia e le storie che a volte non vanno come si vorrebbe: perché ogni volta che un bambino può rinascere come figlio, tutto acquista un senso, e il suo destino cambia per sempre!

Il sostegno a distanza in Bolivia

Anche questa attività di supporto ai bambini e di sensibilizzazione verso i temi dell’adozione sono possibili grazie ai tanti sostenitori che aderiscono al progetto di Ai.Bi. “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio in Bolivia”, bastano 0,82 centesimi al giorno.

Per richiedere informazioni sull’Adozione a Distanza clicca qui