Bolivia. Ricostruire i sogni infranti di un bambino abbandonato: la storia di Pedrito

Dopo che i genitori adottivi lo avevano riportato in orfanotrofio, Pedrito aveva perso il suo sorriso. Ma, ora, grazie all’aiuto di una educatrice speciale e al progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio”, sta ritrovando la speranza

Questa storia da un orfanotrofio boliviano ci fa capire quanto i sogni di un bambino alimentino la sua esistenza e possano infrangersi in poco tempo, causando un male ancora più grande.
Pedrito avrà bisogno di tempo per superare quanto successo e tornare a guardare al futuro con ottimismo.
Per fortuna un’amorevole educatrice si è presa a cuore la sorte di questo bambino.
Ora sta facendo un ottimo lavoro, per ridargli la speranza persa, in vista di una nuova famiglia.

La scelta adottiva

Pedrito è un bimbo socievole, giocherellone e desideroso di attenzioni all’interno della struttura dove viveva ormai da un paio d’anni.
Gli piace essere coccolato, abbracciato, protetto da adulti e compagni di istituto, che lo guardano con affetto, per la sua allegria e il grande sorriso che regala a tutti.
La sua educatrice un giorno è arrivata con una bella novità: “Ci sono due persone per te! Saranno i tuoi nuovi genitori.”
Niente avrebbe potuto renderlo più felice: non sperava altro, da quando era entrato in orfanotrofio, allontanato da una famiglia d’origine negligente e riconosciuta inadeguata da Servizi e giudice.

Un giorno molto speciale

Così è arrivato il giorno dell’incontro con i nuovi genitori.
La preparazione del bambino era avvenuta secondo l’usanza locale, le tempistiche di legge e le attenzioni più appropriate per la sua età e il grado di comprensione.
Era stata preparata anche la “cassa del tesoro”, una scatola che conteneva tutti i documenti, i diplomi e quaderni che riguardavano Pedrito e quanto realizzato da lui, da quando era ospite dell’attuale residenza.
Incartati i diari in cui erano state annotate i fatti più importanti relativi al periodo di accoglienza in orfanotrofio, con gli album fotografici che ritraevano alcuni momenti della sua permanenza coi compagni conosciuti.

La grande delusione

Dopo un paio di settimane di convivenza, l’assistente sociale che aveva seguito il caso di Pedro, nel nuovo nucleo familiare, è tornato a in istituto per parlare con l’educatrice.
La coppia adottiva si era resa conto che non era pronta per quel passo e aveva deciso di interrompere l’adozione per i dubbi sorti all’interno della coppia.
Il bambino doveva tornare in orfanotrofio!
Pedro è tornato quindi nel suo vecchio lettino, nella camerata con gli altri bambini abbandonati in attesa di realizzare il desiderio più grande.
Lui che credeva di aver trovato finalmente il papà e la mamma che lo avrebbero amato per sempre, si è ritrovato a fare i conti con un fallimento totale, dopo pochi giorni.
Purtroppo, il bambino pensa che il fallimento dell’adozione dipenda da lui e si incolpa di questo fatto.

Il cammino per una nuova speranza

Pedrito ha trascorso giorni durante i quali non mangiava, voleva solo dormire e restare appartato, allontanando i compagni e gli adulti che cercavano di consolarlo e stargli vicino.
Non c’è nulla di più doloroso della delusione: veder quasi realizzato il sogno di sempre, ma essere poi costretto a raccogliere i cocci del proprio cuore.
Piangeva, era triste e il suo enorme sorriso non illuminava più gli ambienti dell’orfanotrofio in cui, a differenza di prima, entrava timidamente, per ultimo e solo perché costretto.
La sua educatrice gli ha detto: “Ora sei con me!”
Ha svolto il rituale aymara, per richiamare lo spirito perduto del bambino.
Ha saputo accompagnarlo in questo enorme dolore e sta lavorando sodo per farlo uscire dal tunnel buio dell’insicurezza e della speranza infranta.

L’attesa di Jhunior, Sharon Diana e Natal Ventura

Negli orfanotrofi in Bolivia, Jhunior, Sharon Diana e la piccola Natal Ventura stanno ancora aspettando qualcuno che possa accompagnarle nel loro cammino di speranza e di emancipazione attraverso un’Adozione a Distanza.
Leggi la storia di Jhunior, quella di Sharon Diana e quella di Natal Ventura.

Come aiutare i bambini abbandonati degli orfanotrofi in Bolivia?

Puoi contribuire alle attività promosse da Ai.Bi. con una donazione, cliccando qui.
Se vuoi dare continuità al tuo aiuto, stando vicino ogni giorno ai bambini degli orfanotrofi e ricevere periodiche notizie e informazioni su di loro, puoi aderire al progetto “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio”.

Infine se vuoi creare con Jhunior, Sharon Diana o con Natal Ventura un rapporto unico ed esclusivo per accompagnarli attivamente nella loro crescita, puoi adottare a distanza uno di loro. Riceverai il suo dossier, potrai scrivergli, ricevere le sue foto e mandargli le tue, chiedere e ricevere aggiornamenti periodici, pensare a regali aggiuntivi per momenti particolari. E, perché no, andare anche a trovarlo.
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