Bolivia. Il “chairo”, la zuppa che fa miracoli

Grazie al Sostegno a Distanza, i piccoli  ospiti dei Centri di Accoglienza possono contare sulle coccole che ogni mamma farebbe al suo bambino e possono sperare nel caldo abbraccio di una famiglia

La Bolivia è il Paese più povero dell’America Latina e con la maggior disuguaglianza sociale in termini di accesso alle risorse, salute, sviluppo economico, istruzione e aspettativa di vita. Su una popolazione di poco più di 11 milioni di persone circa il 40% sono minori. Uno Stato “giovane” con oltre 4 milioni di bambini e adolescenti sotto i 15 anni di età di cui, però, la metà vive in condizioni di estrema povertà e quasi 9 mila sono collocati in 196 istituti per l’infanzia nel Paese.

Ai.Bi. è presente in Bolivia dal 1997 e dal 2003 è impegnata con progetti di Adozione e Sostegno a Distanza per migliorare le condizioni di vita dei minori accolti in due istituti di La Paz, José Soria e Niño Jesús,  e garantire i loro diritti, primo tra tutti, quello di vivere e crescere in famiglia. Grazie al Sostegno a Distanza, gli operatori di Ai.Bi. Bolivia supportano lo staff di entrambi gli istituti nella realizzazione di un Progetto di Vita Individuale assicurando a ciascun neonato e bambino accolto: cure e sostegno medico e psicologico personalizzato; indagini socio-familiari per il reinserimento in famiglia e il rilascio del certificato di nascita.

Il cibo è molto importante nella cultura boliviana e i pasti tipici di ogni dipartimento si preparano non solo nelle case dove sono presenti i genitori, ma anche nei centri di accoglienza, cucinati nel rispetto delle stagioni. Una giornata fredda richiede un pasto delizioso, come ad esempio il tipico chairo della città di La Paz, zuppa calda preparata con ingredienti come il chuño, una patata disidratata, il tutto cucinato con grande cura dai cuochi dei centri di accoglienza. Alla fine delle lezioni online, i bambini sono molto affamati e aspettano il chairo con l’acquolina in bocca, desiderosi di riempire il pancino per dedicarsi poi, chi ad un meritato riposino, chi, ancora pieno di energie, ad un gioco.

Il profumo che si sente entrando nei centri di accoglienza durante la preparazione del chairo ricorda il calore di una famiglia, ma il pranzo è servito dalle educatrici e l’assenza dell’amore di una mamma, che nutre il suo bambino, rimbomba forte.

Aiuta Amici dei Bambini a garantire ad ogni minore il diritto a vivere e crescere in famiglia, attiva un Sostegno a Distanza in Bolivia: per te un caffè in meno al giorno, per loro la speranza di tornare ad essere figli.