Bolzano, 800 occhi contro il razzismo

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“Hai mai discriminato qualcuno per il colore dei suoi occhi?” E’ questa la domanda provocatoria che il giovane fotografo altoatesino Giacomo Flaim ha rivolto ai cittadini di Bolzano in occasione del Festival delle Resistenze tenutosi nelle scorse settimane.

Prevedibile la risposta: no, di razzismo “oculare” non si è mai sentito parlare. Perché farlo, allora, per il colore della pelle?”rilancia Flaim ai partecipanti al progetto “Colorcloud, prestaci il colore dei tuoi occhi”, da lui stesso ideato, con la collaborazione degli studenti dell’Università di Trento Katriot Sula e Federico Carotta.

E sono state ben 400 le persone che hanno, appunto, prestato i loro occhi a questa originale forma d’arte contro il razzismo: 800 occhi che si sono fatti ritrarre dalla macchina fotografica di Flaim all’interno del piccolo set allestito in piazza Matteotti a Bolzano.

“Fotografiamo il primo piano degli occhi di tutti i cittadini che vogliono prestarsi – spiega l’artista, iscritto alla facoltà di Interfacce e Tecnologie dell’Informazione – e li mettiamo insieme in un video aumentando progressivamente la velocità della successione degli scatti. Dopo un po’ la mente si concentra sul colore dell’iride e dimentica completamente il colore della pelle dei soggetti: è un riflesso naturale, ci si concentra sulla variabile più evidente”. Merito di una tecnologia chiamata stopmotion, utilizzata in post produzione e in grado, in questo caso, di attivare questo particolare meccanismo inconscio.

Colorcloud è un progetto nato, nella testa del suo ideatore, almeno 2 o 3 anni fa: “Ora ho trovato il modo e l’occasione per realizzarla” annuncia con orgoglio Giacomo Flaim, che ha portato l’iniziativa anche a Rovereto e Trento, prima di sperimentarla a Bolzano.

A tutti i partecipanti, infine, è stata inviato via mail il proprio scatto, come testimonianza di un piccolo gesto nella lotta contro la discriminazione.

 

Fonte: Alto Adige