Bolzano. “Perché accogliere un bambino abbandonato?” Le risposte di Ai.Bi. alla settima settimana dell’accoglienza

Lunedì 27 settembre e mercoledì 29 settembre, dalle 9.00 alle 11.00gli operatori della sede di Ai.Bi. di Bolzano, vi aspettano per fare la vostra conoscenza

Sabato 25 settembre prenderà il via la settima settimana dell’accoglienza promossa dal CNCA, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza – Federazione del Trentino-Alto Adige con l’obiettivo di mettere al centro le persone “con diritti inalienabili e non come consumatori”Per contrastare la cultura dello scarto, scarto di risorse ma anche di persone e di vite, riequilibrando la distribuzione di ricchezze e opportunità, favorendo la giustizia sociale, per citare Bauman e Papa Francesco.

Anche Ai.Bi. parteciperà all’iniziativa, lunedì 27 settembre e mercoledì 29 settembre, con un evento dal titolo: “Le radici dell’accoglienza arrivano lontane. Costruiscono ponti, distruggono muri e rispettano la Terra”.

 Dalle 9.00 alle 11.00, gli operatori della sede di Ai.Bi. di Bolzano, vi aspettano in Via Isarco 6, per fare la vostra conoscenza. Nell’occasione sarà possibile assistere alla proiezione di un filmato dedicato ad alcuni dei progetti di Ai.Bi. con i quali viene promossa l’attività di formazione, il sostegno psicologico, la consegna di beni primari in Siria ed in Kenya nella seconda baraccopoli più grande di Nairobi: Mukuru.

Esiste un’ interconnessione evidente tra crisi sociale e crisi ambientale

“Oggi più che mai-  dichiara Fabrizio Barca, coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità –appare evidente che sono i diseredati della terra, le persone che stanno nelle condizioni sociali peggiori a subire l’impatto più forte quando c’è un disastro ambientale, climatico o pandemico, il quale a sua volta è collegato ad un uso improprio della natura.”

 Quindi – sottolinea Silvano Falocco, economista ambientale – c’è una evidente interconnessione fra la crisi ambientale e la crisi sociale: cambiamenti climatici e salute delle persone, sono temi fortemente collegati”.

Tutto ciò che sta accadendo– spiega Riccardo De Facci presidente nazionale CNCA – richiede di riportare la persona e la comunità al centro di una nuova responsabilità sociale, in un diverso rapporto con la natura, ispirandoci ai concetti innovativi dell’economia circolare”.

Ecco che all’interno di questo contesto, Ai.Bi. sta dando un importante contributo sia in tema di accoglienza sia in quello della creazione di comunità che grazie agli interventi, ricevono gli strumenti per costruire un percorso di alta autonomia e sempre nel rispetto dell’ambiente.