adozione internazionale, ok ad AiBi in Brasile fino al 2020

Brasile. Crollo delle adozioni internazionali: l’ACAF vuole invertire la tendenza

Tra le cause i pregiudizi e i lenti processi di decadenza della potestà

adozione internazionale, ok ad AiBi in Brasile fino al 2020Per fare il punto sulla situazione delle adozioni internazionali, l’ACAF – Autorità Centrale Amministrativa Federale per le adozioni in Brasile, ha convocato tutte gli enti autorizzati internazionali accreditati nel Paese. L’incontro, alla presenza anche di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, si è tenuto lunedì 3 dicembre alla presenza dell’intera squadra ACAF, tra cui il Coordinatore Generale Nathalia Camba e il Coordinatore delle adozioni internazionali, Paula Alburquerque.

Ne è emerso un quadro sconfortante. Sono infatti state segnalate all’autorità le criticità che attualmente il sistema delle adozioni internazionali affronta in Brasile, con un calo sensibile dei numeri. Le organizzazioni si sono fatte avanti spiegando all’ACAF la differenza tra quante adozioni hanno potuto fare in passato e quante ne fanno attualmente e le motivazioni di queste difficoltà.

Bisogna pensare che in Brasile ci sono organizzazioni che non concludono adozioni da più di due anni e altre che quest’anno sono riuscite solo a concludere una o addirittura nessuna adozione. Ma quali sono le ragioni di un calo tanto sentito delle adozioni internazionali? In realtà ce ne sono molte, tra cui il cambio di profilo degli adottanti brasiliani, il ritardo dei processi di decadenza della potestà genitoriale, oltre a un diffuso pregiudizio delle autorità giudiziarie contro l’adozione internazionale.

L’ACAF e le agenzie internazionali stanno tuttavia pensando a strategie per invertire la tendenza.

Le nuove linee guida dell’ACAF – Autorità Centrale Amministrativa Federale per le adozioni in Brasile, saranno pubblicate entro dicembre. L’autorità centrale brasiliana ha però voluto presentare a gli organismi stranieri registrati per l’adozione internazionale i nuovi regolamenti, la cui revisione è stata completata venerdì 30 novembre e inviata al Consiglio consultivo del Ministero dellal Giustizia e che quindi non è stata restituita per la pubblicazione ufficiale.

Al di là di qualche modifica sul rinnovo dell’accreditamento per le organizzazioni, che prevederà procedure digitali, le variazioni saranno minime. Tutte le scadenze sono state mantenute: rapporto mensile, relazioni annuali, ri-registrazione biennale, invio di documenti al termine di ogni adozione e rapporti di adozione ogni sei mesi per un periodo di due anni e infine consegna di certificati di nascita e cittadinanza prima della scadenza due anni. Il mancato rispetto di queste regole genererà una sospensione e quindi l’esclusione delle organizzazioni.