Balbuzie nei bambini: rilevante il rapporto con fenomeni di bullismo

In Italia, 3 milioni di persone soffrono o hanno sofferto di balbuzie. Nel caso dei bambini, il 68% di chi balbetta è vittima di bullismo: bisogna cambiare la percezione culturale di questo disturbo

Secondo gli ultimi studi, a soffrire di balbuzie, nel mondo, sono due bambini ogni 100, mentre in Italia sono circa 3 milioni le persone, che, almeno in un periodo della loro vita, hanno sofferto di questo disturbo. Al di là dei numeri, però, ciò che gli studiosi continuano da tempo a sottolineare sono le conseguenze che la balbuzie ha sui più piccoli a livello sociale, tanto che si è calcolato che il 68% dei minori che balbettano sono vittime di bullismo.

Cambiare la percezione della balbuzie come qualcosa di assolutamente negativo

Il lavoro che si deve fare, in tal senso, è quindi, prima di tutto, a livello culturale, cercando di far cambiare l’opinione di chi pensa che la balbuzie sia qualcosa di assolutamente negativo e che, dunque, chi ne soffre, debba soffocare le proprie ispirazioni.
È stato questo uno degli obiettivi principali della conferenza Icos – International Conference on Stuttering organizzata recentemente a Roma, che ha visto riunirsi il più importante comitato scientifico a livello mondiale per discutere le ultime novità sulla balbuzie.
Un disturbo – è la dichiarazione della professoressa Tomaiuoli riportato da In Terris – che risulta “così poco compreso da apparire, agli occhi di molti, come un disturbo minore. In realtà è associata spesso a una forte ansia nei confronti del parlare. E porta chi balbetta a isolarsi, costituendo dunque un grave impedimento alla capacità di espressione individuale e di comunicazione interpersonale”.

Un nuovo studio ha dimostrato come non si balbetti quando si parla da soli

Da un punto di vista scientifico, un nuovo studio della New York University ha sottolineato come il disturbo della balbuzie non si presenti quando si è da soli. È sempre un articolo di In Terris a riportare i dettagli di questo studio che ha dimostrato come la balbuzie non sia solo un problema di ‘linguaggio’ ma implichi una grossa componente sociale. Cambiare questa percezione, quindi, potrebbe sicuramente essere una strada per facilitare concretamente chi soffre di balbuzie, non solo per evitare episodi di bullismo, ma anche per non soffocare le legittime ispirazioni di un bambino che non può e non deve vivere questo disturbo come un impedimento per il suo futuro. D’altra parte Joe Biden soffriva di balbuzie, e oggi è Presidente degli Stati Uniti d’America.

Per parlare e condividere problemi e preoccupazioni relative alla sfare familiare o dei figli, ricordiamo che Faris . Family Relationship International School, la scuola di relazioni familiari di Ai.Bi., ha attivato un servizio di consulenza a cui chiunque può rivolgersi, in maniera gratuita, per un primo incontro. Oltre alla serie di webinar sempre dedicati ai tempi dell’educazione, dei figli e della famiglia.