Caro bollette: la mossa del Governo per riportare la spesa delle famiglie a com’era prima della guerra

Governo e Ministero dell’Economia stanno lavorando a un nuovo provvedimento che preveda l’introduzione di prezzi calmierati per le bollette di luce e gas. Obiettivo: sostenere le famiglie e riportare i costi dell’energia ai livelli di prima del conflitto in Ucraina

I prezzi del gas si sono abbassati rispetto ai picchi dell’autunno, ma l’emergenza del caro energia non è certo finita, perché lo scenario internazionale rimane instabile, e con esso l’oscillazione dei costi e i dubbi sull’approvvigionamento futuro, e perché comunque, rispetto a prima della guerra, la situazione per le famiglie rimane più difficile.

Caro bollette: un nuovo sistema di aiuti a partire dal mese di aprile

Lo sa bene il Governo, che infatti, non a caso, per bocca del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha anticipato alcune novità per quanto riguarda il futuro (a breve termine) degli aiuti su questo fronte. Fino al mese di marzo, infatti, dovrebbero bastare a far fronte agli aumenti i 21 miliardi di fondi stanziati dalla Legge di Bilancio. Il Ministero del Tesoro, dunque, è al lavoro per confezionare nuovi provvedimenti che dovrebbero entrare in vigore da aprile e che punteranno a cambiare il sistema degli aiuti: non più sconti diretti sulle tariffe ma, come riporta Repubblica: “Meccanismi più efficienti e più flessibili rispetto all’andamento dei consumi, che orientino le famiglie e premino i comportamenti virtuosi”.
Il modello da seguire è quello già adottato da alcuni Paesi e che prevede che il 75-80% del costo della bolletta sia calmierato, ovvero preveda un livello di prezzo oltre il quale lo Stato intervenga a coprire la differenza. Il restante 25-30% seguirà, invece, il prezzo di mercato, incentivando, in questo modo, i consumatori a risparmiare.

Dettagli e modalità dipenderanno da andamento dei prezzi e disponibilità di risorse

Naturalmente, al momento non sono state comunicate cifre, visto che il provvedimento è ancora in una fase di studio. Inoltre non si conoscono, oggi, le risorse che il Governo avrà a disposizione per allora, ma l’obiettivo dichiarato è quello di “allineare il costo alla spesa che le famiglie sostenevano prima dello scoppio della guerra in Ucraina”.