Affido. Bibbiano. Chiesti sei anni per lo psicoterapeuta Claudio Foti

Il pm di Reggio Emilia ha chiesto una condanna di sei anni per Claudio Foti, psicoterapeura tra gli imputati dell’inchiesta “Angeli e Demoni” sui presunti affidi pilotati dei bambini di Bibbiano

Per diverso tempo l’inchiesta “Angeli e Demoni” è proseguita piuttosto in sordina, senza richiamare l’attenzione dei principali organi di stampa. Ora, con la lunga requisitoria (sette ore) del pm di Reggio Emilia Valentina Salvi, il nome di Bibbiano torna in prima pagina con la richiesta di sei anni di reclusione per il direttore scientifico del centro studi Hansel & Gretle Claudio Foti, accusato di abuso d’ufficio, frode processuale e lesioni gravissime. Accusa, quest’ultima, legata alla presunta alterazione psichica di una paziente. Assieme a Foti, è stata chiesta una condanna a un anno e sei mesi anche per l’assistente sociale Beatrice Benati. I due sono stati gli unici a chiedere il rito abbreviato e, dunque, dopo la replica degli avvocati difensori attesa per la prossima udienza, l’11 novembre dovrebbe arrivare la sentenza.

Bibbiano: l’attesa per la sentenza e l’eventuale rinvio a giudizio degli altri imputati

Sarà la prima decisione che riguarderà i protagonisti della vicenda, fatta eccezione per il patteggiamento già concluso dell’assistente sociale Cinzia Magnarelli a un anno e otto mesi (pena sospesa). Per gli altri 22 imputati, invece, sempre l’11 novembre arriverà la decisione in merito al rinvio a giudizio (e, quindi, al via del processo vero e proprio) oppure al proscioglimento dalle accuse.

Tornando a Claudio Foti, come riporta La Verità, il professore è l’ideatore del “metodo di psicoterapia minorile di emersione dei ricordi dell’abuso rimossi, utilizzato dagli psichiatri che si sono formati nel centro studi da lui fondato”. Un metodo che, secondo l’accusa, ne caso di Bibbiano è stato utilizzato “in modo distorto… accettando volontariamente – sempre secondo La Verità – il rischio di causare dei danni alla vittima”.
Secondo la ricostruzione del pm, inoltre, l’affidamento del servizio di psicoterapia a Foti potrebbe essere avvenuto senza un bando pubblico.

Bibbiano: sono stati creati dei casi inesistenti di abuso?

Per quanto riguarda l’accusa di “lesioni gravissime”, rimanendo sempre a quanto ricostruito da La Verità, tra il 2016 e il 2017 Foti avrebbe condotto alcune sedute con una minorenne “alterandone lo stato psicologico ed emotivo sui fatti oggetto del procedimento civile che valutava le capacità genitoriali dei genitori”. Deriverebbe da queste sedute il convincimento della minore di aver subito abusi da parte del padre e il rifiuto a incontrarlo, da cui la dichiarazione del Tribunale dei minorenni del decadimento della potestà genitoriale.
Ma il sistema della creazione di “casi inesistenti” è, sostanzialmente, alla base di tutto l’impianto accusatorio.
Le parti civili si sono associate alle richieste della Procura, mentre è stata avanzata anche una richiesta di danni da parte delle famiglie e dall’Unione della Val d’Enza.