Cina. Antonella “Perché adottare un bambino dopo due figlie naturali ?”

borioniQuando ho incontrato Anna a Xi’An è stato emozionante come quando ho visto, per la prima volta in ospedale, le mie figlie naturali – dice mamma Antonella -. Anna è stata un regalo come lo è un figlio ‘biologico’. Oggi ancor di più posso dire, guardando le nostre figlie: sono tre sorelle, questo è il dono”.

Anna e le sue sorelle: l’ultima arrivata in casa Borioni, a Torino, ha oggi 4 anni e mezzo ed è coccolata e adorata da Cecilia, 12 anni e mezzo, da Emma, 10 anni e dalla gattina Lulù oltre che, ovviamente, da mamma Antonella e da papà Luca.

Prima ancora di sposarci avevamo pensato all’adozione – continua –: abbiamo sempre considerato questa possibilità come qualcosa di altrettanto naturale”. I  coniugi Borioni, che hanno accettato di raccontare la loro esperienza per #iosonoundono, sapevano già, in cuor loro, che non avrebbero scelto tecniche invasive alla ricerca di un figlio a tutti i costi.

Il desiderio di adottare è rimasto nel profondo della coppia anche a distanza di anni: “Una volta grandicelle le bambine chiedevano con insistenza un fratellino o una sorellina – racconta – e quindi io e mio marito siamo tornati sentire il desiderio di adottare. Sapevamo che questa volta il terzo figlio sarebbe arrivato in aereo!

Cecilia e Emma sono state accontentate: volevano una sorellina. “Ricordo ancora, era l’11 ottobre 2013,  quando arrivò la telefonata dalla sede Ai.Bi di Torino per convocarci all’abbinamento – dice Antonella –: eravamo in casa solo io e Cecilia che premeva, con insistenza, per sapere se era in arrivo un maschio o una femmina”.

All’incontro la scheda parlava di una bambina ‘speciale’ perché affetta da  labiopalatoschisi.

“Anna è speciale e basta, per noi questo aspetto non è mai stato un problema. Nel suo caso era rimasto un piccolo buco nel palato, problema che, alcuni mesi dopo il ritorno in Italia, è stato risolto con un intervento chirurgico. A chi avesse qualche timore ci sentiamo di dire che sono difficoltà facilmente superabili” rassicura Antonella.

La famiglia Borioni ricorda ancora con gioia e un pizzico di nostalgia il viaggio in Cina, dal 3 al 24 gennaio di un anno fa.

Un’esperienza bellissima così come l’incontro. Anna ha mostrato un attaccamento immediato per le sorelle mentre all’inizio quasi non potevo avvicinarmi – ricorda mamma Antonella – . Poi, arrivati a Pechino, il rapporto è subito migliorato come se durante la prima settimana Anna avesse osservato le dinamiche tra noi. Adesso è una mammona!”

Non solo: ha compreso così nel profondo il senso della famiglia che lo scorso settembre, alle maestre dell’asilo che le chiedevano come si chiamasse, rispose: “Sono Anna, Antonella, Luca, Cecilia, Emma e Lulù!”

Oggi a oltre un anno dal ritorno dalla Cina, le bambine si comportano come tutte le sorelle, dicono i genitori: si cercano, litigano, giocano, manifestano a volte piccole gelosie. “Sono tre sorelle e Anna è come fosse con noi da sempre. Cerchiamo di crescere insieme  costruendo i legami quotidiani – conclude Antonella – : le nostre figlie sono la dimostrazione che non contano i legami di sangue ma quelli dell’ amore”.