Cina. Il nostro primo incontro con Chen Zeng: “Prima avevo un’altra mamma e un altro papà. Voi adesso cosa fate?” .

cina-03 In pochi tratti ha rappresentato la sua bella e tanto attesa famiglia: tre semplici figurepapà mamma e lui stessocon un cuore rosso sopra ciascuna di loro.

E’ un messaggio bellissimo, ci conferma che siamo sulla strada giusta” raccontano Renzo e Barbara di Mestre per #iosonoundono: un anno fa di questi tempi tornavano dalla Cina con i piccolo Lorenzo Chen Zeng, 5 anni compiuti lo scorso giugno.

Dopo un anno ci siamo resi conto di aver fatto tanta strada insieme: è un bambino fantastico, molto affettuoso e solare, sempre pieno di voglia di imparare”, aggiunge orgogliosa la mamma.

Chen Zeng, che oggi ama anche il suo nome italiano Lorenzo,  era iscritto nelle liste special needs per labio palatoschisi; ha vissuto qualche tempo in istituto, poi in alcune case famiglia fino all’arrivo di mamma e papà.

E’ stato operato molto bene a 9 mesi e quando lo abbiamo incontrato di fatto il problema era già risolto – dicono Renzo e Barbara – Al momento teniamo sotto controllo la situazione, prevedendo visite dal dentista più avanti”.

Chen Zeng ha imparato a parlare bene italiano in poco tempo, spinto dalla curiosità verso qualsiasi cosa: “Chiede e vuole sapere tutto: sfoglia sempre libri, qualsiasi cosa gli capiti sottomano!”. Il cinese che parlava piano piano sta sfumando nella sua memoria ma mamma e papà hanno trovato una tata cinese che alcuni giorni la settimana lo fa giocare utilizzando qualche parola della sua lingua madre.

Non certo vogliamo un bambino bilingue fin da adesso! – dicono Renzo e Barbara – Ma abbiamo conosciuto una studentessa di biologia di Padova che lo aiuta a memorizzare parole semplici. Una settimana fa al supermercato mio figlio mi ha detto, tutto contento, alcuni nomi di frutta in cinese!”.

Ogni mattina il bambino va alla scuola materna dove si è ben inserito. “Va abbastanza volentieri, diciamo abbastanza perché è pigro ad alzarsi da letto la mattina! – dice papà – Poi una volta che arriva dagli amici è felice, socievole, gioca con tutti. Perfino quando torna a casa, continua a giocare con i bambini che abitano nel palazzo: una compagna di scuola abita proprio sul nostro pianerottolo e ogni volta che si vedono è una festa, anche se si sono appena lasciati dopo la giornata in asilo”.

Mamma e papà sono felici di vedere quanto naturale sia stato l’inserimento di Chen Zeng, proprio perché accolto a 360 gradi da tutti: “Velocemente si è legato alla famiglia, forse anche perché siamo arrivati a casa poco prima di Natale e quindi tutto è avvenuto velocemente. Si è consolidato il rapporto un po’ con tutti e notiamo anche quanto il bambino abbia acquisito le nostre abitudini , anche nelle dimostrazioni di affetto”.

Per quanto i nonni non abitino in città ma a Verona e in Trentino, “nostro figlio è sempre felice di andare da loro – dice Barbara  – Nel frattempo si fa viziare da zii e cuginetti. Ci avevano detto di non esagerare con i contatti e gli incontri appena arrivati, ma vedendo che Chen Zeng rispondeva bene, abbiamo lasciato andare tutto con naturalezza”.

Anche il primo incontro a Xi’An era andato bene: “Ha subito abbracciato e dato un bacio alla mamma, la sua preferita – ricorda Renzo – . Le tate ci avevano avvisato: la mamma, fin dalle foto inviate, aveva riscosso molto più successo di me, avendo barba incutevo un po’ timore”. Incalza Barbara, rassicurante: “Ora è una festa quando torna papà a casa!”.

Tutto ha avuto bisogno di tempo per lasciare spazio a naturalezza e semplicità: “Un consiglio che daremmo a una futura coppia di genitori è di affrontare le cose con serenità, risolvere i problemi giorno per giorno. Certo nostro figlio ha dovuto attendere qualche anno prima di trovare una famiglia ma il periodo in istituto è stato trascurabile, e questo forse lo ha protetto maggiormente – dicono i genitori -. Gli affidatari dell’ultima casa famiglia lo avevano preparato all’incontro con noi: nei mesi precedenti il nostro viaggio c’è stato uno scambio di foto e quando ci siamo incontrati Chen Zeng è arrivato con la nostra foto in mano, ci ha riconosciuto”.

In un anno il bambino è cresciuto di 10 centimetri e ha guadagnato “solo 1 kg in più, del resto è sempre in movimento – racconta Renzo -. Mangia quasi tutto anche se è incostante nella scelta dei cibi. Ama moltissimo l’insalata, la pasta, la carne salata trentina, le torte, cibi che adora per qualche tempo e poi accantona. Sta ancora sperimentando la nostra cucina e i suoi sapori”. Non mancano certo, nella vita quotidiana, momenti un po’ bui, legati alla storia di Chen Zeng, ai suoi 4 anni e mezzo vissuti in Cina.

La scorsa estate nostro figlio è stato capace di raccontarci la sua storia, i passaggi dall’ istituto alle casa famiglia – concludono Barbara e Renzo – Prima avevo un’altra mamma e un altro papà” ci ha detto, facendo riferimento agli affidatari. “E voi  adesso cosa fate?”. La nostra risposta è stata semplice: “Ci saremo per sempre”.