Cina. Wang, soli 13 mesi ma già con il suo gioco preferito: “a nascondino” per trovare in Italia una famiglia pronta ad adottarlo.

04-16_400X286Ha solo 13 mesi  e ne ha viste già tante e davanti a sé ha ancora molte sfide da dover affrontare. Per queste ultime non ce la può fare da solo, ha bisogno di una famiglia che con il suo amore costante gli infonda quel coraggio necessario per essere vincente.

A pochi giorni dalla nascita Wang Wen Xuan è stato trovato dagli abitanti di un desolante villaggio della Cina. Era abbandonato come se fosse merce da ritirare. Il piccolo, notato dalla Polizia è stato portato in un Istituto del Paese.

La piccola creatura non ha mai ricevuto le attenzioni e l’amore che ogni bambino dovrebbe avere: oggi ha appena 13 mesi e vive ancora in quell’Istituto.

Wang, nonostante tutto, è un bambino gioioso. Gioca sempre con la sua tata, soprattutto a nascondino, il suo gioco preferito. Va alla ricerca non solo della tata, ma di “qualcosa” in più: i genitori. Piange tanto quando ha fame, ma forse è solo affamato dell’affetto genitoriale.

Il piccolo ha una labioschisi, un herpes labiale che colpisce il feto intorno al quarto mese di gestazione. Se avesse avuto le cure adeguate sin dai primi mesi di età, ora Wang l’avrebbe già risolto con un semplice trattamento plastico.

Come quasi tutti i bambini con gli occhi a mandorla, anche Wang ha una leggera ipoacusia ad entrambe le orecchie. Certo, potrebbe dipendere dalla stessa labiopalatoschisi, ma ricordiamoci che nel Paese in cui vive le orecchie sono “intoccabili”. Secondo la medicina tradizionale cinese, le orecchie sono la porta esterna dei reni, organi importantissimi perché conterrebbero il “Jing”, una sorta di energia vitale che dalla nascita ci accompagna per tutta la vita.

Inoltre ha una cardiopatia (un difetto del setto atrio ventricolare di tipo B, ventricolo dx a doppia uscita e stenosi polmonare) tuttavia i luminari di cardiochirurgia pediatrica sono ottimisti.

Il suo viso è dolce e i suoi occhi chiedono genitori che lo aiutino nella lunga strada della vita che lui vuole passare fuori dalle mura dell’Istituto! C’è qualcuno ‘là fuori’ pronto ad aiutarlo? Qualcuno che lo prenda per mano e lo aiuti a vincere del tutto il male dell’abbandono?

Noi di Ai.Bi. siamo fiduciosi perché siamo certi che Wang non avrà più bisogno di giocare a nascondino: presto troverà una mamma e un papà.

Per chi volesse maggiori informazioni può consultare la rubrica Figli in Attesa e mandare una email all’indirizzo cristina.legnani@aibi.it.