Con il mio testamento posso impegnare i figli a continuare i sostegni a distanza di Ai.Bi.?

Gentilissimi,

sto pensando all’uso dei miei beni quando non ci sarò e mi chiedo come fare per inserire nel mio testamento una donazione periodica per il sostegno a distanza in favore di Ai.Bi.:  è possibile impegnare i miei figli a farlo?

Quando non ci sarò più mi piacerebbe che i mie figli portassero avanti i sostegni a distanza che ho fatto a favore dei progetti di Ai.Bi.. Loro ora sono d’accordo, ma come faccio a essere sicura che lo faranno?

 

Gentile Sig.ra,

la sua situazione è particolare perché in questo modo lei non farebbe tecnicamente una donazione periodica ad aibi, ma vincolerebbe i suoi figli, beneficiari del testamento, lasciando loro l’impegno testamentario di sostenere per un certo numero di anni dei sostegni a distanza in favore di Ai.Bi.

Per continuare i sad in corso oppure per attivarne di nuovi è meglio essere più sintetici possibile e quindi consigliamo di indicare nel testamento sono l’ente beneficiario, con ragione sociale (nome completo) e indirizzo, l’importo che intende devolvere all’Associazione, e solo eventualmente il tipo di sostegno fornire.

Nella fattispecie essendoci il problema dell’intervento dei figli, occorre che Lei indichi espressamente che gli eredi hanno l’obbligo di devolvere una parte della propria eredità sostenendo dei  sostegni a distanza ad Ai.Bi. per un certo numero di anni,  secondo le Sue volontà, oppure finché ciò sia possibile per i Suoi figli e in funzione dell’organizzazione dell’Associazione.

Occorrerà ovviamente indicare il numero di anni del sostegno o l’importo che intende devolvere in modo che la volontà non sia generica, ma specifica.

Se si desidera si può anche indicare il tipo di sostegno in uso o preferito, e specificare se si tratti di sostegno a distanza vero e proprio, quale progetto che richiede un contributo di 300 euro annui, oppure se quello che aibi indica come “Adozione a Distanza” per un minore per un contributo di 600 euro.

Va tuttavia tenuto presente che se si inseriscono nel testamento troppi dettagli di eventuali sostegni a distanza nel momento in cui si fa testamento (ad esempio dettagli sul nome del progetto o sul Paese nel quale sono svolti i progetti di Ai.Bi.) si rischia che nel momento in cui il testamento venga un giorno pubblicato e poi eseguito, quei progetti non esistano più o comunque non con quel nome. In questi casi potrebbe succedere che la volontà del testatore, rispetto al vincolo di donazioni periodiche dato ai figli, venga ritenuto impossibile da eseguire e in quel caso i figli potrebbero ritenersi liberati dal vincolo.

Per questa ragione, se si ha la fiducia in un’associazione e si vuole supportarne gli obiettivi secondo Statuto, suggeriamo di lasciare un margine di decisione all’Ente e vincolare il meno possibile le donazioni periodiche perché se queste sono “impossibili” si considererebbero come non obbligatorie e quindi l’Associazione potrebbe non riceverle.

In ogni caso è certo che finché l’Associazione esiste questa è obbligata a usare le donazioni ricevute per gli obiettivi previsti nello Statuto.

Pensare a un lascito nel testamento è un dono prezioso, ma per utilizzare al meglio questo dono è necessario riporre fiducia nell’Associazione e indicare con poche parole e molta semplicità quello che si vuole, preferibilmente facendo aiutarsi da un Notaio ed evitando il fai da te.

Sperando di averle dato utili suggerimenti per qualsiasi dubbio non esiti a contattarci.

Saluti,

Staff  Ai.Bi.