Congedo parentale: nuove regole e più sostegno economico per le famiglie

Nel 2025, con la Legge di Bilancio aumentano i mesi indennizzati e si rafforzano le tutele per i neogenitori

Il congedo parentale si rinnova con importanti novità per il 2025. La recente Legge di Bilancio ha infatti aumentato i mesi di maternità facoltativa indennizzati all’80% dello stipendio, portandoli a tre rispetto a quanto previsto in precedenza.
Questa misura, destinata sia alle madri sia ai padri lavoratori dipendenti, rappresenta un passo avanti nel sostegno alla genitorialità. Il congedo parentale è stato introdotto dal D. Lgs. 151/2001 per consentire ai neogenitori di astenersi dal lavoro nei primi anni di vita del figlio, garantendo un’indennità economica durante l’assenza.
Anche il congedo obbligatorio per i padri rimane un punto fermo: dieci giorni lavorativi fruibili tra due mesi prima della nascita e cinque mesi successivi. Dopo questo periodo, i padri possono accedere al congedo parentale, condividendo fino a dieci mesi complessivi con la madre. Se il padre utilizza almeno tre mesi, il periodo complessivo può estendersi a undici mesi.

Le percentuali di indennizzo

La novità principale della Legge di Bilancio 2025 riguarda le percentuali di indennizzo. Dopo il primo mese all’80%, anche il secondo mese sarà indennizzato nella stessa misura, ma solo se il bambino ha meno di sei anni e il congedo di maternità o paternità è terminato dopo il 1° gennaio 2024. Inoltre, un terzo mese all’80% è garantito ai genitori che abbiano concluso il congedo dopo il 1° gennaio 2025.
Queste modifiche mirano a favorire una maggiore equità tra i genitori e a garantire un miglior bilanciamento tra vita privata e lavoro.