Repubblica Democratica del Congo. La caduta di Uvira e la nuova escalation degli scontri

L’M23 conquista la città del sud Kivu in poche ore, mentre oltre 200.000 civili fuggono e cresce il rischio di un collasso regionale

La presa della città di Uvira da parte del gruppo ribelle M23 segna un punto di svolta drammatico nel conflitto che sta devastando l’est della Repubblica Democratica del Congo. La città, seconda per dimensioni nel Sud Kivu e sede provvisoria del governo provinciale dopo la caduta di Bukavu a febbraio 2025, è stata occupata senza combattere nella giornata di mercoledì 10 dicembre. Testimoni locali hanno descritto l’ingresso ordinato dei ribelli nelle principali arterie urbane e il loro rapido movimento verso il confine burundese di Kavinvira, mentre la popolazione osservava terrorizzata dai propri quartieri. Secondo quanto riporta TGCom24, alcuni missionari hanno segnalato che i ribelli “hanno sparato anche ai bambini”.

La posizione strategica della città

La rilevanza strategica di Uvira (città che si trova meno di 300 chilometri a sud di Goma, dove ci sono gli orfanotrofi con i quali collabora Ai.Bi. e che già da mesi è ormai controllata dai ribelli) è evidente: la città si affaccia sul nord del lago Tanganika ed è situata a poco più di venti chilometri da Bujumbura. Con la sua conquista, l’M23 ha di fatto eliminato ogni frontiera sicura tra Burundi e RDC, aumentando l’isolamento economico del piccolo Paese, storicamente legato agli scambi con il Congo. Da Uvira, inoltre, la strada verso sud resta relativamente agevole, aprendo la via a Kalemie e, potenzialmente, fino a Lubumbashi.

Una situazione ancora più instabile

Nei giorni precedenti, l’offensiva ribelle aveva già rovesciato l’equilibrio nella regione: Luvungi, Sange e Kiliba lungo la RN5 sono cadute una dopo l’altra, mentre le FARDC e le milizie alleate si ritiravano verso sud. Secondo le Nazioni Unite, almeno 200.000 persone sono fuggite e 74 civili sono stati uccisi dall’intensificarsi degli scontri.
La rapidità con cui Uvira è passata di mano, unita all’assenza di una reazione ufficiale immediata da parte delle autorità provinciali, alimenta il timore di una nuova fase di espansione dell’M23, rafforzato dagli accordi internazionali di Washington che, più che aprire a veri spiragli di pace, sembrano aver incoraggiato nuove ambizioni territoriali. Con il fronte che avanza e l’emergenza umanitaria in peggioramento, la crisi del Sud Kivu entra in una fase ancora più instabile e pericolosa.

Il tuo aiuto per i bambini della Repubblica Democratica del Congo

C’è un modo per aiutare Amici dei Bambini a garantire le risorse necessarie per sopravvivere e per poter sperare in un futuro differente alle bambine e i bambini abbandonati degli orfanotrofi FED e SODAS: dare un contributo alla campagna di Emergenza Congo, perché ora più che mai i bambini di Goma hanno bisogno di tutti noi.

E ricorda: tutte le donazioni ad Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali.