Congo. “Era il mio Luca”. Un video ricorda l’ambasciatore italiano amico dei bambini

Ai.Bi., in Congo, continua a portare avanti la sua opera a favore dell’infanzia abbandonata. Oggi, con un impegno, se possibile, ancora maggiore, quello di preservare lo spirito e il cuore dell’ambasciatore Luca Attanasio

Il 22 febbraio 2021, venivano uccisi in un’imboscata nella regione del nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista.

In un video emozionante, realizzato per Missio, organismo pastorale della CEI, Zakia Seddiki, moglie dell’ambasciatore Attanasio, racconta il SUO Luca: “una persona speciale per tutte le persone che lo hanno conosciuto”.

Una persona luminosa e semplice che sapeva ascoltare gli altri, dare attenzione e sottolineiamo, noi di Ai.Bi., che aveva veramente a cuore il tema delle adozioni internazionali.

Per Luca e Zakia, la famiglia era ed è importante. Ogni attività lavorativa e personale la realizzavano assieme, sostenendosi. Anche, quel 22 febbraio, racconta Zakia, avrebbero dovuto essere insieme.

Luca Attanasio era un papà di 3 bambine, presente e pieno di vita. Nel suo lavoro era un testimone di pace, di una diplomazia che, come spiega nel video sua moglie, non finisce dietro la scrivaniaPer l’ambasciatore italiano, il suo, non era un semplice “lavoro”, ma era una vera e propria missione.

L’impegno di Ai.Bi. per l’infanzia abbandonata del Congo

Ai.Bi. nella Repubblica Democratica del Congo, dal 2007, continua a portare avanti la sua opera a favore dell’infanzia sola e abbandonata, per garantire a tutti i minori di crescere in una famiglia che li ami. Oggi, però, lo fa, con un impegno, se possibile, ancora maggiore, quello di preservare lo spirito e il cuore del giovane ambasciatore. Un vero e proprio lascito morale.

Dal nostro cuore a quello dell’Africa” è il titolo del nuovo progetto reso possibile grazie al cofinanziamento della Commissione per le Adozioni Internazionali, che vede Ai.Bi. ente coordinatore e che ha preso il via, nella Repubblica Democratica del Congo, in estate. Un impegno importante che vede coinvolti numerosi minori:

– 184 bambini accolti presso il centro Don Bosco Ngangi a Goma e il Centro Don Bosco Muetu a Mbuji Mayi.

101 piccoli ospiti dei centri SODAS e FED di Goma ai quali verranno garantiti assistenza, cure, accompagnamento psicosociale e, ove possibile, il reinserimento familiare o soluzioni di alternative family care.

– 100 minori in condizione di vulnerabilità, nei quartieri di Ngaliema e Kintambo a Kinshasa, ai quali verrà garantito il diritto allo studio e il sostegno educativo e pedagogico.

– 600 minori che frequentano la scuola primaria della Missione di St. Georges a Kinshasa, che avranno la possibilità di rafforzare il proprio apprendimento grazie ad attività extra scolastiche

100 famiglie di origine e affidatarie che verranno dotate di un supporto materiale per la realizzazione di attività generatrici di reddito o saranno destinatarie di percorsi di accompagnamento e supporto alla genitorialità.

Aiutaci anche tu!

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Foto Luca Attanasio presa dal video “Era il mio Luca”