Congo. Goma, una terra senza pace dove si continua a morire

L’insicurezza persiste nel Nord Kivu, mentre i centri di accoglienza per minori di Ai.Bi. continuano ad assistere i bambini orfani e abbandonati 

Continua a rimanere difficilissima la situazione nella provincia del Nord Kivu, nella regione orientale del Congo in cui ha perso la vita Luca Attanasio.

Goma, Congo: giustizia sommaria e minori abbandonati

Ma l’ambasciatore italiano non è purtroppo l’unica vittima: nell’ultimo mese, infatti, i combattimenti dei gruppi armati hanno giustiziato sommariamente almeno 149 persone, di cui 39 donne e 8 bambini. La popolazione è ormai allo stremo, provata da oltre 20 anni di guerra e caos che concentrano proprio qui gli scenari peggiori.

L’ultimo rapporto dell’Ufficio congiunto delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNJHRO) nella Repubblica Democratica del Congo (DRC) ha indicato come nel Nord Kivu si concentri il 57% di tutte le violazioni commesse.

I progetti di Ai.Bi. a Goma

Ed è proprio qui che l’impegno di Ai.Bi si concentra da tempo, portando avanti nei due centri per minori FED e SODAS della capitale Goma un progetto riguardante la sicurezza alimentare.

L’impegno di Ai.Bi., come sempre, è quello di non lasciare solo alcun bambino, facendo del proprio meglio per dare il proprio contributo là dove maggiore è la fragilità e l’abbandono.
Nei due centri, ogni minore viene accolto, curato e sfamato, senza alcuna distinzione sulla sua provenienza e sul possesso o meno dei requisiti per permanere nelle strutture. Tutti, senza distinzione, sono ospitati e accuditi per due o tre giorni, prima di essere riconsegnati alle famiglie.

Un impegno a cui tutti possono contribuire grazie al sostegno a distanza.

Con la cifra di 25 euro al mese, meno di un caffè al giorno, è possibile aiutare i bambini dei centri FED e SODAS, fornendo loro un piatto caldo e, soprattutto, l’abbraccio accogliente di chi non rimane indifferente.

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