Repubblica Democratica del Congo. Missione a Kituva. L’incontro emozionante e drammatico dei bambini del centro Sodas con i propri famigliari

Grazie al contributo garantito dall’Adozione a Distanza, 9 bambini del centro Sodas sono andati a trovare le proprie famiglie. Un incontro fatto di lacrime, gioia ma anche molto doloroso

Quello delle vacanze scolastiche per i bambini dei centri Fed e Sodas è stato un periodo di riposo, ma anche un’occasione per fare delle gite: chi andando al mare, chi in montagna.
Molti bambini sono originari di zone particolarmente difficili e insicure e con forte presenza di gruppi armati, fattori che impediscono di poter organizzare dei momenti di incontro con le famiglie di origine.

Il viaggio a Kituva

Quest’anno per un gruppo di 9 bambini del centro Sodas è stato possibile organizzare una visita al villaggio Kituva nella zona di Masisi, dove i combattimenti conoscono una fase di calma. Tutti questi bambini non hanno più incontrato i loro famigliari e non hanno più visitato il loro luogo di origine da diversi anni.
Dopo tanto tempo hanno quindi potuto riabbracciare la famiglia di origine, o semplicemente rivedere il luogo dove sono nati, in una giornata ricca di emozioni.

Il video dell’incontro

La situazione del villaggio

Il villaggio di Kituva è molto povero e gli abitanti si dedicano all’agricoltura di sussistenza. Molte famiglie mettono a tavola un pasto al giorno con enormi difficoltà, ma anche in mezzo a tutti i problemi le famiglie dei bambini e tutti gli abitanti del villaggio hanno dedicato un’accoglienza gioiosa al gruppo di bambini del centro SODAS.

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Erano presenti anche le autorità locali, per segnare l’importanza del momento.
I famigliari hanno dimostrato una grande generosità, regalando quel poco che avevano ai bambini: alcuni caschi di banane e un paio di polli.
I bambini sono stati accolti calorosamente e con molto stupore, poiché alcuni abitanti pensavano che non sarebbero più sopravvissuti a causa del loro stato di salute quando sono stati accolti dal centro Sodas.
Le frasi che venivano pronunciate erano:
“Oh, come sono cresciuti!”
“Come sono belli e meravigliosi!”
“Come sono ingrassati!”
Ma anche: “Mio Dio, sono ancora vivi!”.
Il capo villaggio, che li aveva visti all’inizio, ha ringraziato il Centro per il grande lavoro svolto.
La gioia è stata inimmaginabile anche per le famiglie dei bambini, che hanno visto i loro figli crescere e godere di buona salute.
Allo stesso tempo, è emerso come tutte le famiglie dei bambini fossero vulnerabili: vivono in povertà con mezzi molto limitati e non sono in grado di provvedere alle necessità dei bambini.
È quindi necessario mettere in atto azioni per preparare i bambini a un successivo ricongiungimento.

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La situazione delle famiglie

La madre dei fratelli Romain, Ruth e Luanda è un’affittuaria e per guadagnarsi da vivere trasporta bagagli, coltiva nei campi dei vicini e viene pagata giornalmente.
Per David non si hanno notizie della famiglia paterna, perché la madre si è risposata con il padre adottivo e la sua famiglia non lo accetta.
La zia di Ramazani e Daudi è in una situazione di grave difficoltà. I piccoli campi di proprietà sono stati presi dal figlio del capo villaggio.
Lo stesso vale per Romain: i campi sono stati presi dalla famiglia di suo padre.
Per quanto riguarda Jibu e Rebeka, la madre ha altri figli ed è incinta. Jibu non conosce la famiglia paterna perché il padre è morto prima che lui nascesse, mentre il padre della sorella è partito per una destinazione sconosciuta.
L’autorità locale ha incoraggiato e ringraziato Sodas per tutto ciò che sta facendo e ha chiesto di non fermarsi solo a questi casi, poiché nella zona ci sono ancora enormi necessità a causa della guerra che dura da più di due decenni.

Arriva il momento dei saluti

Quando è arrivato il momento di tornare a Goma, i famigliari hanno promesso tra le lacrime che cercheranno di fare del loro meglio per andare a trovare più spesso i bambini del centro.

L’Adozione a Distanza in Repubblica Democratica del Congo

Anche questa particolare attività è resa possibile grazie ai generosi contributi di tutti coloro che aderiscono al progetto di Ai.Bi. “Adotta a distanza i bambini degli orfanotrofi del Congo”: bastano 82 centesimi al giorno.

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