Congo. Il ritorno in famiglia di un bambino è una vittoria per tutti

L’attività di reinserimento familiare dei bambini abbandonati nelle loro famiglie è un passaggio fondamentale per garantire loro un futuro. Ma è anche un motivo di arricchimento per la famiglia stessa

Il reinserimento dei bambini abbandonati all’interno delle loro famiglie, intese anche come nuclei allargati di parenti che se ne possono prendere cura, è una delle principali attività portate avanti da Ai.Bi. nella Repubblica Democratica del Congo grazie anche al progetto “Dal nostro cuore a quello dell’Africa”, coordinato dall’Associazione e finanziato dalla CAI.

Individuazione delle famiglie e atelier di formazione

Dopo una prima fase di ricerche, non facili, viste anche le diverse provenienze dei bambini, è stato possibile individuare un nucleo iniziale di 34 famiglie. Con loro si è quindi iniziata la vera e propria attività di reinserimento, partendo con un atelier formativo di due giorni animato da Divas, la divisione degli affari sociali della RDC, insieme all’assistenze sociale e l’avvocato del progetto. Obiettivo di questi primi incontri è stato il rafforzamento delle competenze parentali.
Tra i temi trattati, ci sono stati: la responsabilità dei genitori (e dei tutori); l’importanza di rendere le riunificazioni stabili e sostenibili; la protezione del minore nella famiglia e nella comunità. Infine, non meno importante, si è parlato anche di come la presenza di un bambino può arricchire la famiglia stessa.
Sono stati momenti intensi, che hanno portato anche a un importante scambio di esperienze tra i partecipanti, i quali hanno condiviso le loro storie fatte, il più delle volte, di guerre, abbandoni, fughe precipitose, povertà e morte.

Monitoraggio e consegna di kit per sostenere attività generatrici di reddito

Questo ateleir non è che il primo di una serie di incontri che stanno venendo programmati; nel frattempo proseguono anche le visite regolari di monitoraggio effettuate dai responsabili degli orfanotrofi Fed e Sodas, beneficiari del progetto finanziato dalla CAI.
Oltre alle visite, viene portata avanti anche la fornitura di kit per l’avvio e il rafforzamento di piccole attività generatrici di reddito, individuate tenendo conto delle attività già svolte dai genitori e dai tutori: questo sostegno concreto è finalizzato a garantire alle famiglie risorse economiche che possano aiutare a prevenire un secondo abbandono.
Chiunque può contribuire ai progetti che Ai.Bi. porta avanti nella Repubblica Democratica del Congo, sia con una donazione una tantum, sia aderendo al progetto “Adotta a distanza i bambini degli orfanotrofi del Congo”.