Affido. “Ho fatto il corso per l’affido familiare ma non ho più avuto notizie”

Una lettrice che ha completato un corso per l’affido nella sua regione di residenza, chiede dettagli a proposito di aspetti burocratici sul rilascio dell’attestato di idoneità. La risposta di Ai.Bi.

“Buongiorno,
Ho effettuato il corso affido presso il mio comune di residenza
Psicologo e assistente sociale sono venuti a casa
Non ho più avuto loro notizie.
Avrebbero dovuto rilasciare un attestato di idoneità o non idoneità?
Rosa”

Buongiorno, signora Rosa,
generalmente il percorso di conoscenza di una famiglia che si rende disponibile è costituito da più momenti. Si inizia svolgendo un paio di colloqui con la famiglia, mirati a raccogliere le caratteristiche e a definire le disponibilità.

Un esempio pratico

Immaginiamo che sia stato così anche per voi che durante i colloqui avete raccontato un po’ chi siete, come vi siete conosciuti, che lavoro fate e rispetto all’affido che idea di accoglienza avete, per esempio rispetto all’età del minore e al tipo d progetto.

I colloqui domiciliari

Si svolge poi la visita domiciliare, ovvero quando uno di questi colloqui che si svolgono a casa, spesso con l’obiettivo di capire di più sugli spazi fisici che sarebbero dedicati a chi viene accolto e conoscere la famiglia nella sua interezza soprattutto se la famiglia ha già dei figli.
Infine si svolge un colloquio finale che qualcuno chiama di “restituzione”, è un momento che ha l’obiettivo di riassumere il percorso, dare un rimando alla  famiglia su quanto è stato raccolto rispetto a loro  e alla loro disponibilità. Non si tratta di idoneità o non idoneità, ma di andare a “definire” quello che una famiglia si sente ed in grado di dare. Ci è capitato di persone che pur con tutta la buona volontà possibile non fossero realmente n grado di essere una risorsa per un bambino in affido. In questi casi si cerca di orientare la famiglia verso altri tipi di esperienza in cui davvero possono diventare risorsa, come ad esempio il volontariato in progetti rivolti all’infanzia. A volte ci sono famiglie che si approcciano l’affido pensando che sia una scorciatoia per l’adozione, ma non è così. Per cui la restituzione serve per dare loro un rimando di realtà e aiutarle nel cammino di consapevolezza di quella che è la scelta affidataria.
Nel suo caso crediamo sia mancato il colloquio finale che serve appunto ad avere un rimando sul percorso fatto.
Non conosciamo le prassi di ogni territorio, ma quello che suggeriamo è proprio di chiedere un colloquio di chiarimento circa la vostra disponibilità.

Informazioni e richieste sull’affido familiare

Chiunque volesse approfondire la conoscenza dell’affido familiare e riflettere sulla propria disponibilità a intraprendere questo percorso, può partecipare agli incontri organizzati da Ai.Bi. Tutte le informazioni si trovano alla pagina dedicata del sito dell’Associazione.