Adozione Internazionale. Perché i costi di un’adozione in Kosovo sono così bassi rispetto a quelli di Haiti?

Sebbene con le diverse forme di rimborso si possa coprire fino all’80% delle spese, l’Adozione Internazionale rimane un percorso costoso. Ma tra un Paese e l’altro ci possono essere delle differenze non da poco. Vediamo da cosa dipendono

Buongiorno,
siamo Simona e Lorenzo, già genitori di Martina ma da tempo interessati e desiderosi di poter accogliere un altro figlio attraverso l’adozione. Ci siamo informati un po’, in rete, e sappiamo che il percorso può essere lungo e soprattutto costoso. Non capiamo, però, come mai ci possano essere delle differenze di costi così elevate tra una destinazione e l’altra. Per esempio, leggendo le varie testimonianze, tra un coppia che ha adottato ad Haiti e una tornata da poco dal Kosovo, le spese che dicono di aver sostenuto sono ben diverse! Capiamo i costi di viaggio differenti, ma quali sono gli altri fattori che incidono in modo così significativo?
Grazie per i chiarimenti che potrete darci, un cordiale saluto.

Gentili Simona e Lorenzo,
vi ringraziamo della vostra domanda, che ci permette di affrontare un tema delicato: i costi relativi all’adozione internazionale.
Cominciamo con il dire che, mentre l’adozione nazionale risulta essere totalmente gratuita, l’adozione internazionale prevede per le coppie alcuni costi da sostenere per i servizi offerti, sia in Italia sia nel Paese di destinazione.

I costi adozione sostenuti dall’Ente autorizzato

Ogni ente autorizzato pubblica (o dovrebbe pubblicare) sul proprio sito i costi dovuti dalle coppie.
Per quanto riguarda Ai.Bi. il pdf dei costi è scaricabile a questo link.
Come potete vedere, le spese costi sono divise in due grandi voci:
– i costi per i servizi resi in Italia sono uguali per tutte le coppie indipendentemente da dove sarete destinati. Tali costi servono per coprire le attività svolte in Italia dal vostro ente, per esempio l’operatore che vi segue come riferimento, gli incontri con la psicologa, la formazione svolta durante il tempo dell’attesa, i costi per la gestione amministrativa della vostra pratica…
– I costi per i servizi resi all’estero, invece, variano da Paese a Paese e servono per coprire le spese sostenute nella nazione di destinazione (fisse e variabili) per permettere che l’adozione si realizzi. Si tratta, per esempio, dell’onorario del rappresentante per le adozioni internazionali, dei costi per la traduzione della documentazione, l’affitto dell’ufficio, gli eventuali costi da corrispondere alle istituzioni locali…
A queste macro-voci si aggiungono i costi da sostenere per gli adempimenti obbligatori post adottivi previsti dal Paese di origine dei minori adottati. Anche questi possono variare da Paese a Paese sulla base del numero di relazioni di monitoraggio da predisporre nell’arco di tempo indicato dall’Autorità Centrale estera.

Differenze da Paese a Paese

Per tornare alla vostra domanda e all’esempio sul perché sia più “costoso” adottare ad Haiti e più “economico” adottare in Kossovo, possiamo rispondere dando qualche dettaglio in più.
La principale differenza è che Haiti prevede che si rimborsino all’istituto le spese per il mantenimento del minore abbinato. Una voce di costo che può arrivare a diverse migliaia di euro e che è, invece, assente in Kossovo.
Inoltre, rispetto al Kossovo, il costo da sostenere per l’intervento di professionisti locali nella procedura di adozione (per esempio, gli avvocati) ad Haiti è particolarmente ingente (e può anche raddoppiare in caso di adozione di una fratria).
Infine, l’autorità centrale haitiana richiede il pagamento di tutta una serie di tasse e imposte burocratiche, anche queste assenti nell’iter in Kossovo, nonché un elevato numero di relazioni di post adozione.
Per quanto riguarda le spese di viaggio e soggiorno, avete già detto voi: per la posizione geografica dei due Paesi, raggiungere il Kossovo dall’Italia risulta particolarmente economico.

I rimborsi coprono fino all’80% delle spese

Detto dei costi, è importante ricordare che esistono delle modalità di recupero delle spese sostenute. Il 50% del totale può essere portato in deduzione nella dichiarazione dei redditi. Inoltre, annualmente, la Commissione Adozioni Internazionali, autorità centrale Italiana, istituisce un fondo che permette di “recuperare” una parte della spesa che non è stata portata in deduzione.
Tali indicazioni valgono sia per le spese versate all’ente sia per le spese autonomamente sostenute (per esempio, vitto, alloggio e viaggi), naturalmente purché adeguatamente documentate.
Sommando queste varie forme di recupero non si arriverà a coprire il totale delle spese, ma comunque si può raggiungere una copertura di circa il 75-80% di quanto speso.
Speriamo di avere chiarito i vostri dubbi! E vi auguriamo di incontrare al più presto il bambino che vi aspetta in qualche parte del mondo!

Ufficio Adozioni Internazionali di Ai.Bi.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it.
Ai.Bi. organizza periodicamente anche dei corsi pensati per dare alle coppie che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’adozione, dando loro le nozioni base sulla normativa di riferimento, le procedure da espletare, la presentazione della domanda di idoneità, ecc. A questo link si possono trovare tutte le informazioni relative al prossimo corso online “Primi passi nel mondo dell’Adozione Internazionale”. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati