Udine. Cristina Riccardi: “La cultura dell’accoglienza familiare temporanea: il significato più profondo di un percorso di affido”

affidoOgni bambino che vive in un famiglia fragile affronta quotidianamente difficoltà troppo grandi per lui. Ma una speranza c’è e si chiama affido.

Le famiglie affidatarie sono famiglie normali ma speciali perché senza di loro l’accoglienza dei bambini allontanati dalle loro famiglie non potrebbe esserci. Eppure questi genitori stanno diventando delle pietre sempre più rare.

L’evento “Affido. Progetto famiglie accoglienti”, organizzato dall’Associazione “Il Focolare o.n.l.u.s.” per sabato 21 maggio a Udine, nasce proprio con l’obiettivo di promuovere la diffusione dell’affidamento familiare, strumento di integrazione del bambino in un ambiente sereno, in vista del suo rientro definitivo in famiglia.

A partire dalle ore 9, presso l’Auditorium della Regione Friuli Venezia Giulia, in via Sabbadini 31, verranno fornite le strategie utili a sostenere il bambino ad affrontare il distacco dalla famiglia d’origine.

A moderare l’incontro sarà Oreste Brusori, coordinatore dei lavori della Direzione centrale salute – integrazione socio sanitaria e politiche sociali e famiglia – che presenterà le linee guida regionali per l’affido familiare.

Ad intervenire sarà Cristina Riccardi, consigliere delegato alle accoglienze temporanee di Amici dei Bambini e membro del gruppo di lavoro per la Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, che presenterà la realtà dell’affido a 360° gradi: chi sono le aspiranti famiglie affidatarie e come vengono seguite nell’accoglienza.

Durante l’incontro prenderanno parola anche Marco Chistolini, psicologo e psicoterapeuta, formatore ai gruppi di sostegno per i genitori adottivi all’Istituto degli Innocenti di Firenze, e Fabia Mellina Bares, Garante Regionale dei diritti della persona con funzioni di garanzia per bambini e adolescenti che parlerà del diritto di essere figlio.

C’è necessità di diffondere una corretta cultura dell’accoglienza famigliare temporanea. Bisogna raccontare questa forma di genitorialità nel suo significato più profondo”, spiega Cristina Riccardi, sottolineando quanto sia necessario divulgare la differenza tra adozione e affido.

L’incontro è rivolto agli operatori sociali, psicologi, docenti e amministratori comunali e regionali che quotidianamente lavorano per tutelare i diritti di bambini e adolescenti, che hanno bisogno di affidarsi a qualcuno che li faccia sentire sicuri: genitori affidatari.

Le famiglie affidatarie sono risorse indispensabili – continua Cristina Riccardi – perché  possono  donare una vita normale e un futuro possibile a un bambino che vive in una famiglia fragile”.