Crollo delle adozioni internazionali: sotto accusa l’inefficienza e l’ immobilismo della CAI

dellamonicaNon fa in tempo ad essere pubblicata e diffusa sui social che viene immediatamente subissata da commenti, like e condivisioni. Si tratta dell’inchiesta di Sky Tg24 su Caos adozioni internazionali, l’inefficienza della Commissione Adozioni internazionali” a firma di Stefania Pinna andato in onda ieri, 10 marzo 2016, in doppia versione, ‘ridotta’ di 6 minuti durante lo spazio “#Fatti e domande”  e di sera alle 21.10 in versione integrale di 12 minuti.

Servizio speciale che evidentemente, a giudicare dalle reazioni ‘vivaci’ e ‘passionali’ immediatamente provocate, tocca un argomento che sta a cuore a tanti. Ad Enti, Associazioni, deputati e componenti della CAI (commissione adozioni internazionali) e soprattutto a tutte quelle famiglie in attesa da anni di riabbracciare il proprio bambino, chi dalla Repubblica democratica del Congo, chi dal Burundi, chi dalla Bielorussia.

Paesi diversi ma accomunati dallo stesso “destino”: tempi lunghi se non biblici per portare i bambini, regolarmente adottati, finalmente a casa. La causa? L’immobilismo e l’inefficacia della Cai.

Ecco quindi il “viaggio” nel mondo delle adozioni internazionali della giornalista di Sky che intervista genitori adottivi, rappresentanti di enti, parlamentari e tenta invano di rintracciare (per 5 volte documentate nell’inchiesta) la stessa vicepresidente della Cai, Silvia Della Monica. Senza però riuscirci: o il telefono squilla a vuoto o al suo cellulare risponde una voce maschile che nega, dunque, che il numero sia quello giusto.

Fatto sta che Stefania Pinna da’ spazio a tutti. E così Antonella e Cosimo Leonetti, (genitori adottivi e membri del “Comitato genitori adottivi RdC”) in attesa da 2 anni di abbracciare il loro bimbo adottato dicono “nel momento in cui abbiamo cominciato ad avere dubbi sulla correttezza operativa con cui il governo italiano si stesse comportando nei confronti di quello congolese, sulla trasmissione dei documenti richiesti nei giusti tempi e modalità, ci siamo rivolti ad un legale del luogo. Risultato? Abbiamo avuto, ahimè, conferma del pressapochismo con cui le nostre Istituzioni stessero lavorando”.

Una Cai latitante a giudicare anche da quando dichiarato da Simone Pillon, commissario della Cai “o almeno credo – dice ironico ai microfoni di Sky – Perché in realtà sarei ‘scaduto’ ma…da 2 anni la commissione non si riunisce più…quindi tutto è rimasto sospeso”. Come è tutto sospeso, sono a rischio di nullità anche “le decisioni prese dalla vicepresidente Della Monica: tutto dovrebbe essere ratificato entro la prima riunione della commissione stessa. Ma se questa non si riunisce…si rischia che tutto sia privo di efficacia giuridica

E intanto? Ripetendo le parole di Antonella Leonetti “la vita non aspetta. Nel frattempo è andata avanti: i nostri figli stanno crescendo lontano da noi. L’unica cosa che la CAI fa è inviarci una lettera in cui ci terrorizzano intimandoci di non parlare con nessuno, di non rivolgerci ai media ne’ all’opinione pubblica. Ma noi non ci fermiamo: lo dobbiamo ai nostri figli”.

Stefania Pinna conclude il servizio ricordando le decine di interpellanze sull’inefficienza della CAI depositate ma ancora in attesa di una risposta e chiosa intervistando Paola Pinna, oggi deputata del Pd prima Scelta Civica, che a gennaio scorso ha presentato un’interpellanza urgente in cui metteva in risalto “la profonda crisi delle adozioni internazionali… letteralmente bloccata dall’inefficienza di una Commissione Adozioni Internazionali paralizzata e privata da troppo tempo del suo carattere collegiale”. Oggi però, ai microfoni di Sky, la deputata del PD parla “semplicemente” di “problemi di scarsa comunicazione”.

Sarà, ma intanto le famiglie continuano ad aspettare. Nel silenzio totale.