Decreto Aiuti. Contrordine: niente nuovo bonus 200 euro, ma taglio delle tasse con aumento del netto in busta paga

Nuovo Decreto Aiuti: al posto della conferma del bonus 200 euro anche ad agosto, previsto un aumento dello stipendio netto fino a dicembre. Anticipo rivalutazione pensioni già dal mese di settembre 2022, anziché dal gennaio 2023

Il governo Draghi è caduto ma, per fortuna, il Governo Draghi c’è ancora. Se non altro per portare avanti i cosiddetti “affari correnti”. Affari correnti che, in questo periodo di difficoltà per le famiglie, non possono non comprendere il rinnovo degli aiuti economici già in essere per le famiglie o l’approvazione di altri provvedimenti ad hoc.

Niente nuovo bonus 200 euro anche per agosto

Da qui, l’attesa per il nuovo decreto Aiuti sul quale il governo sta lavorando e che pare ormai in dirittura d’arrivo. Al momento non c’è ancora nulla di ufficiale e di “certificato”, ma le ricostruzioni dei vari giornali sono piuttosto concordi nel tracciare il quadro dei principali provvedimenti, specie dopo l’incontro avvenuto tra governo e sindacati.
Proprio da questi ultimi è arrivata la notizia della volontà di non riconfermare anche per agosto il bonus 200 euro emesso a luglio. La misura sarebbe costata circa 7 miliardi e il governo ha preferito dirottare le risorse verso una decontribuzione in busta paga che dovrebbe aumentare il l’importo netto degli stipendi. Al momento non sono state date delle cifre e lo stesso ministro del Lavoro Orlando ha dichiarato che questa non è che “la base di partenza del confronto”.
Soddisfatti i sindacati e lo stesso Presidente del Consiglio Draghi, che ha sottolineato come si tratti di “cifre non banali”. In totale, sul “piatto del decreto aiuti” ci sarebbero circa 14,3 miliardi di euro, ovvero la cifra ricavata dal maggiore gettito fiscale confarmata dal ministro dell’Economia Daniele Franco.

Taglio accise e bonus sociale per le bollette rinnovati nel Decreto Aiuti

Anche in questo caso non ci sono ancora conferme certe, ma paiono andare invece verso la conferma due delle misure più recenti prese contro il caro vita: il primo è il taglio delle accise sui carburanti, che ha permesso di calmierare gli aumenti di diesel e benzina. Al momento il provvedimento è in vigore fino al 21 di agosto, ma l’ipotesi è di prorogarlo fino a settembre o, tenendo conto che proprio in quel periodo ci saranno le elezioni e, dunque, non potrà esserci un nuovo governo che eventualmente lo prolunghi ulteriormente, c’è anche l’idea di dare fin d’ora una scadenza più a lungo termine.
Il econdo è il bonus sociale per le bollette dell’elettricità e del gas, al momento previsto fino al 31 settembre. Sul tavolo c’è non solo l’ipotesi di rinnovarlo, ma anche la possibilità di estenderlo a tutti i nuclei familiari con ISEE inferiore ai 20 mila euro (attualmente il limite è 12.000 per tutti e 20.000 solo per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico).