Denatalità. In Cina si premia chi fa il terzo figlio. La Corea finanzia appuntamenti al buio

Ormai sempre più Paesi nel mondo devono affrontare problemi di denatalità. La Cina in 10 anni è passata dalla politica del figlio unico a premiare chi di figli ne fa tre. In Corea del Sud lo stato promuove e finanzia appuntamenti al buio per incoraggiare la formazione di nuove coppie

A ricordarlo oggi sembra quasi di parlare di un’altra epoca, ma in realtà fino al 2013 in Cina era ancora attiva la politica del figlio unico. Oggi, a 10 anni di distanza dall’abolizione del divieto alle coppie di avere più di un figlio, le autorità cinesi stanno promuovendo una politica opposta, che incentiva e premia chi di figli ne fa tre!

I problemi di denatalità in Cina

D’altra parte, gli ultimi anni hanno segnato un calo delle nascite che mai la Cina aveva sperimentato negli ultimi 60 anni. Nel 2022 la popolazione è calata di 850mila unità rispetto all’anno precedente, e le prospettive per il 2023 sono anche peggiori. A lungo termine, secondo le stime più negative di alcuni esperti delle Nazioni Unite, se il trend non venisse invertito entro il 205 la Cina perderebbe 109 milioni di persone, con effetti potenzialmente devastanti su forza lavoro, welfare e settore educativo.
Da qui il tentativo di incentivare le nascite con la politica del terzo figlio, attivata nella megalopoli di Shenzhen: qui, le autorità hanno promesso un contributo una tantum di 25mila yuan (pari a circa 3160 euro) per le coppie che avranno, appunto, il terzo figlio.
Ma quella di Shenzhen non è l’unica iniziativa, con il governo centrale di Pechino che già a maggio ha annunciato il lancio del progetto “nuova era” per incentivare matrimoni e nascite in 20 città pilota. Tra le misure previste, alcune agevolazioni fiscali per le famiglie più numerose, migliori condizioni per accedere ai prestiti e l’abolizione della restrizione sull’acquisto di altre case per le famiglie con tre figli.
La strada, però, si preannuncia in salita, perché i dati degli ultimi anni dimostrano come anche in Cina si sia allungato il tempo dedicato allo studio da parte dei giovani, il calo dei matrimoni, l’aumento dei divorzi, senza contare la disoccupazione giovanile urbana che ha raggiunto il livello record del 21,3%.

La Corea del Sud finanzia gli “appuntamenti al buio”

Se la frase “mal comune mezzo gaudio” è valida anche in Cina (vallo a sapere…), Pechino potrebbe se non altro consolarsi con il fatto che i problemi legati alla natalità non sono solo suoi. Anche la Corea del Sud, per esempio, dove da tre anni si registra il più basso tasso di fertilità al mondo, è da tempo alle prese con difficoltà analoghe. Solo che, qui, oltre a soluzioni più canoniche sempre basate su incentivi economici, sono state studiate anche delle soluzioni alternative. Molte amministrazioni locali, infatti, hanno deciso di promuovere e finanziare degli eventi di “appuntamento al buio” per i single, con l’obiettivo esplicito di incoraggiare la formazione di nuove coppie e, più a lungo termine, matrimoni e nascite.
Secondo i dati riportati dal Post, il governo coreano ha destinato “l’equivalente di oltre 600 milioni di euro l’anno per l’organizzazione di questo tipo di eventi”.