Denatalità. Arriva il ticket per la fecondazione assistita

Contro la denatalità, il Governo prevede un ticket per la fecondazione assistita. Ci si chiede perché non si sostenga con maggior convinzione, anche economicamente, l’Adozione Internazionale, il cui tasso di successo è nettamente superiore

Per rendere più accessibile la fecondazione assistita, il Ministero della Salute ha annunciato l’introduzione di un ticket, cioè un contributo economico che le coppie dovranno pagare per accedere a questo servizio. Il ticket sarà valido in tutte le regioni italiane e in tutti i centri pubblici e privati convenzionati. Il ticket sarà attivo da gennaio 2022 e avrà un costo ancora da definire.

Il convegno

Il tema è stato affrontato durante un convegno dedicato all’allarmante  calo demografico: Natalità: work in Progress, insieme per una nuova primavera demografica, organizzato dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, in collaborazione con Valore, società di consulenza specializzata nel welfare.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha indicato che il contrasto al calo delle nascite è una priorità del governo: “C’è però un aspetto sanitario sul quale occorre intervenire nell’immediato e riguarda la tutela della salute riproduttiva, soprattutto se consideriamo che sempre più coppie programmano di avere un figlio dopo i 35 anni”.
Il governo punta a garantire il diritto di affidarsi alle tecniche di procreazione assistita a tutte le coppie che lo desiderino e per questo da gennaio sarà possibile accedervi con il pagamento di un ticket.
“Ogni donna in qualunque Regione risieda potrà ricorrere” alla procreazione medicalmente assistita “dietro il pagamento di un ticket”, ha affermato Schillaci.
“Nel 2021, dopo la battuta d’arresto registrata durante la pandemia, si è osservata una ripresa di tutte le tecniche di Pma”.
In particolare, i cicli di Pma nel 2021 hanno registrato un aumento del 36% rispetto al 2020, le gravidanze del 50% e i bambini nati vivi del 49%. Inoltre, si è registrato un maggiore ricorso ai centri pubblici e privati convenzionati rispetto a quelli privati sebbene quest’ultimi siano più numerosi.

I tassi di successo della fecondazione assistita

La fecondazione assistita può essere una soluzione per le coppie che desiderano avere un figlio, ma che incontrano delle difficoltà a causa dell’età, delle condizioni di salute o di altri fattori. Tuttavia, la fecondazione assistita non garantisce il successo al 100%. Le percentuali di successo dipendono da diversi elementi.
In generale, le percentuali di successo della fecondazione assistita diminuiscono con l’aumentare dell’età della donna.
I tassi di successo diminuiscono linearmente dal 23,9% per le pazienti con meno di 35 anni al 4,5% per quelle con più di 43 anni.

Il tasso di successo dell’adozione

Tenendo presenti questi dati, ci si chiede perché, al fine di contrastare la denatalità non si sostenga con maggior convinzione, l’adozione internazionale.
Di fatto, stando ai dati, il 90% delle procedure di adozione internazionale hanno successo, mentre i fallimenti adottivi risulterebbero al 3%.