Dopo Bibbiano. Via alla task force per la protezione dei minori. Sarà presieduta dal ministro Alfonso Bonafede

La soddisfazione del Consiglio Nazionale Forense: “Preziosa per affrontare la tutela dei minori da intendersi come soggetti pienamente titolari di diritti”

Dopo lo scandalo di Bibbiano, è nata in via ufficiale la task force per la protezione dei bambini annunciata dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. La “squadra speciale di giustizia per la protezione dei minori”, sarà presieduta dallo stesso ministro Bonafede ed è già stata convocata per il 31 luglio. A comporre la squadra 16 figure: 10 di queste saranno interne al Ministero e sei esterne.

Vicepresidente sarà la dottoressa Maria Masi, in rappresentanza del Consiglio Nazionale Forense (CNF). Con lei ci saranno il presidente dell’ANM – Associazione Nazionale Magistrati, Luca Poniz e il garante per l’Infanzia e l’adolescenza di Regione Lazio, nonché commissario nominato dal Governo per la cooperativa “Il Forteto”, Jacopo Marzetti.

Proprio il CNF ha espresso la sua soddisfazione per l’istituzione della “squadra”, perché va nella direzione di riconoscere i minori come titolari di diritti propri: “L’istituzione della cabina di regia – si legge in una nota del Consiglio -è un’iniziativa importante che, al di là delle motivazioni contingenti che l’hanno suggerita, risulterà certamente preziosa per affrontare la tutela dei minori da intendersi come soggetti pienamente titolari di diritti, tema centrale per ogni civiltà evoluta. Il Consiglio nazionale forense, anche con il contributo che potrà ricevere da tutte le altre componenti dell’avvocatura, è consapevole della responsabilità e si impegnerà per risolvere i tanti problemi che riguardano il sistema dei diversi istituiti riguardanti i minori, problemi che da tempo l’avvocatura tutta sta denunciano e su cui occorre intervenire in modo rapido e sinergico”.

Tra le azioni previste dalla task force, i cui lavori, salvo proroghe, si concluderanno il 30 novembre 2019, c’è, in primo luogo, la promozione di una banca dati nazionale sui procedimenti minorili ed in particolare di quelli relativi ai ricoveri in istituti di assistenza, che dovrà essere gestita a livello centralizzato e fornire dati importanti per eventuali riforme.