Draghi: niente aumento delle tasse. “In questo momento i soldi si danno, non si prendono”

Nel suo discorso all’assemblea degli industriali, il Presidente del Consiglio Draghi ha sottolineato la crescita dell’Italia superiore alle aspettative e ha assicurato che non ci saranno aumenti delle tasse nel prossimo futuro

Applausi e consensi entusiastici hanno accompagnato l’intervento di Mario Draghi all’assemblea pubblica di Confindustria di giovedì 23 settembre. Non che sia stata una sorpresa, dato l’appoggio che gli industriali hanno da subito manifestato verso il Presidente del Consiglio, ma, certo, nell’occasione l’apprezzamento si è fatto ancora più evidente e “rumoroso”.

Crescita superiore alle attese: il Pil italiano segnerà un + 6%

Al di là di tutto ciò, però, è quello che Draghi ha detto nel suo discorso ad avere un peso notevole, tanto dal punto di vista politico quanto da quello delle promesse verso gli italiani. Draghi ha sottolineato prima di tutto la crescita duratura del Pil italiano, che dovrebbe arrivare a segnare un +6% su base annua, molto meglio del 4,5% stimato. Produzione industriale ed esportazioni sono tutte virati al positivo e l’obiettivo del Governo è fare in modo che questa crescita e questa fiducia siano duraturi e non un fuoco di paglia.

Draghi e tasse: niente aumento! È il momento di dare, non di chiedere

Tanti gli argomenti a cui Draghi ha fatto poi riferimento, a partire dall’intervento per calmierare gli aumenti previsti per le bollette di gas e luce. Ma più a lungo termine, per le famiglie italiane suonano importanti le parole con cui il Presidente del Consiglio ha rassicurato sulla questione tasse: “Il Governo – riporta un virgolettato de Il Sole 24 Orenon ha intenzione di aumentare le tasse. In questo momento i soldi si danno e non si prendono. Ho avuto modo di ricordare che riacquistare il ‘gusto del futuro’ è essenziale perché l’Italia torni alla crescita, alla prosperità, al rispetto dell’ambiente visto come opportunità, non come vincolo”.
Un messaggio decisamente positivo, che, dato il contesto in cui è stato pronunciato, è proseguito riconoscendo il merito della ripresa alle imprese, ma anche sottolineando nuovamente come il compito del Governo, ora, sia di far sì che il “gusto del futuro” continui a restare nelle scelte degli imprenditori e, aggiungiamo noi, nel quotidiano approccio alla vita delle famiglie.