E’ lecito ‘sognare’ un figlio? Esiste un ‘figlio ideale’?

Cara Ai.Bi

Con mio marito abbiamo deciso di adottare un bambino. Da allora non faccio altro che sognarlo e immaginarmi i suoi occhi, la sua faccia, il suo carattere. E’ tutto un susseguirsi di emozioni e immagini che si affollano nella mia mente e cuore: tale è la felicità che non riesco a trattenere la mia fantasia. Temo però che questo possa non essere giusto nei confronti del bambino “reale” che un giorno accoglieremo nella nostra casa. Insomma è’ lecito ‘sognare’ un figlio? Esiste un ‘figlio ideale’?

Claudia

 

Cara Claudia,

sognare il figlio desiderato è bello e normale, è anche un moto sano ed essenziale. La fantasia permette, infatti, di realizzare il miracolo dell’incontro con il proprio bambino ancora prima di conoscerlo; è ciò che consente di iniziare a sentirsi genitore anche nella momentanea assenza di un volto da contemplare e di mani da stringere.

E’, dunque, fondamentale dare spazio a questo mondo ricco di sogni, desideri e fantasie che mutano di continuo. Questo mondo interiore ha il potere di attivare quella “gravidanza psicologica” preziosa tanto nella genitorialità biologica quanto in  quella adottiva. Preziosa ed indispensabile perché fa si che il tempo dell’ attesa sia tempo di incontro, nel sogno, con un figlio che viene amato e sentito come proprio in modo sempre più radicale e profondo.

Questo percorso mentale ed emotivo permette dunque di fare spazio dentro di se’ al bambino e accompagna all’ accoglienza e all’accettazione del figlio reale. Sognare il proprio figlio è dunque essenziale per costituire uno spazio mentale ed emotivo che contenga e in qualche modo “conservi” il bambino.

E’ tuttavia necessario che il genitore sia sempre aperto al cambiamento per accogliere e valorizzare l’unicità del figlio e potergli garantire un adeguato sostegno nell’evoluzione e nell’esternazione dei diversi aspetti della sua personalità.