L’intervento di emergenza di Ai.Bi. per 20 sfollati di una casa famiglia di Odessa

Chiamati da Odessa, dove una casa famiglia è stata evacuata d’urgenza, Ai.Bi/Moldova  si è subito attivata per accogliere alla frontiera 13 bambini e 7 adulti in fuga dalla guerra

Per qualche ora, la chat di emergenza “BambinixLaPace” di Ai.Bi., creata all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina, tace. È domenica, le attività fervono comunque, ma nulla di straordinario sembra bucare le attività che vanno avanti da qualche giorno: animazione e supporto psicologico nei campi profughi in Moldova, riunioni e accordi con autorità e altre ONG, tavoli, monitoraggio dei bambini dell’orfanotrofio Volodarka tornati in famiglia o al sicuro in Polonia… Tutti hanno da fare, nella frenetica routine innescatasi in pochi giorni di guerra.

Emergenza in Ucraina: l’evacuazione di una casa famiglia di Odessa

Poi, d’improvviso, alle 17:58 arriva il messaggio di Stela, la direttrice di Ai.Bi. Moldova: “Il coordinamento della ONG locale (creato all’inizio del confilitto n.d.r.) ci chiede un intervento di emergenza: stanno evacuando da Odessa una casa famiglia, richiedono accoglienza tramite Ai.Bi., come esperti di diritti dei bambini”.
Passa qualche secondo dove, chi ha già letto, prova a mettere a fuoco la situazione e digitare una risposta. Ma arrivano più rapidi i nuovi dettagli di Stela: “Sono 7 adulti e 13 bambini, chiedono qualcuno che li vada a prendere alla frontiera della Modlova: servono cibo e benzina”.
Da qui è tutto un susseguirsi di messaggi tra chi, in Italia, cerca di coordinare gli aiuti e chi, in Moldova, si muove direttamente sul campo. Alla fine, il direttore di una struttura a Carpineni dà il suo ok: 18 letti sono “prenotati” e pronti.
I contatti proseguono. C’è un attimo di stallo per capire se partire immediatamente o se i 18 possono passare un’altra notte in relativa sicurezza a Odessa. Alla fine, questa è la soluzione trovata.

Parte il viaggio verso la salvezza

Il nuovo aggiornamento, così, arriva alle 6:53 della mattina dopo, con un breve messaggio di Stela: “Partono ora da Odessa”. L’appuntamento è alla dogana di Palanca, 60 km a ovest dalla città Ucraina. Lì, il pulmino trovato da Ai.Bi. preleverà gli sfollati per portarli altri 200 km circa verso ovest: destinazione Carpineni, dove un primo pezzo di questo concitato viaggio verso la salvezza potrà concedersi una pausa di accoglienza, conforto e sicurezza.