Emergenza sbarchi: firmato accordo fra Comune di Lampedusa e Ai.Bi. per l’accoglienza familiare dei minori stranieri non accompagnati

barcone lampedusaSolo nella notte tra il 24 e il 25 ottobre sono stati 800 i migranti soccorsi nel Canale di Sicilia in diverse operazioni. Che vanno ad aggravare una situazione già critica. I centri di accoglienza scoppiano: da Lampedusa a Porto Empedocle, da Salina Grande al centro di Milo a Trapani, il copione non cambia. Centinaia i migranti che dormono a cielo aperto. Tanto che il Viminale ha chiesto al prefetto di Agrigento di cercare case dei privati da adibire a centri di accoglienza.

Il Comune di Lampedusa e Ai.Bi. hanno quindi lanciato un’accoglienza alternativa, per i minori non accompagnati, al di sotto dei quattordici anni di età.

E’ stato infatti sottoscritto, fra l’amministrazione comunale dell’isola e l’associazione Amici dei  Bambini, un accordo di collaborazione per offrire la possibilità di far vivere ai bambini e ai ragazzi  non accompagnati  sbarcati sull’isola, una vita quanto più normale possibile, all’interno di una famiglia affidataria.

In sostanza, Ai.Bi. promuoverà a proprie spese e in collaborazione con il servizio sociale locale, un vero e proprio “servizio di affido etero familiare”, imperniato su quattro attività: sensibilizzare, informare e formare nuove famiglie affidatarie; accompagnare le famiglie, anche formate da un solo adulto, nell’approfondire la loro disponibilità all’affido; sostenere le famiglie accoglienti attraverso una forma di cogestione da realizzare in sinergia con i servizi sociali del Comune di Lampedusa; organizzare la formazione di operatori del settore.

L’accordo, recepito dall’amministrazione comunale di Lampedusa con delibera del 24 10.13 , è stato dichiarato immediatamente esecutivo.

Per sostenere il progetto di accoglienza, Amici dei Bambini ha avviato la campagna “Non restare a guardare”, che permette a chiunque di attivare un Sostegno Senza Distanza. Per informazioni è possibile consultare il sito dell’associazione, www.aibi.it oppure telefonare al numero verde 800 22 44 55.