Falò di bollette gas e luce nelle piazze. Meloni pensa a uno stop di sei mesi delle morosità

Si espande la protesta delle famiglie per gli esorbitanti costi dell’energia. Giorgia Meloni pensa a una moratoria di sei mesi per famiglie e imprese che non riescono a pagare le bollette gas e luce e un innalzamento dei limiti ISEE per accedere al bonus sociale

Non era difficile da prevedere, ma più si sopiscono gli echi delle elezioni vere e proprio e più ci si avvicina alla formazione del nuovo governo, più si ha la conferma che il primissimo scoglio che Giorgia Meloni dovrà affrontare è quello dell’aumento esorbitante dei costi dell’energia e dei relativi problemi che ne conseguono.

Bruciare le bollette gas e luce contro l’aumento dei prezzi dell’energia

Non passa giorno, infatti, che non si aggiunga la notizia di qualche impresa che è costretta a limitare la produzione, qualche hotel che chiude i battenti, qualche negozio che espone in vetrina le bollette per giustificare l’aumento dei prezzi alla clientela… fino ad arrivare alle manifestazioni che già si sono viste in questi giorni di famiglie che bruciano in piazza le bollette come segno di protesta e, in un certo senso, anche di impotenza davanti a spese che continuano a salire senza che si riesca a trovare una risposta.
Al momento è ancora il Governo dimissionario di Mario Draghi a lavorare al Decreto Aiuti ter, ma l’attuale Presidente del Consiglio è in contatto continuo con Giorgia Meloni e nessuno dubita che il primo provvedimento che arriverà dal prossimo governo sarà in linea con quanto fatto finora, anche perché i tempi tecnici di approvazione sono molto tirati, con la manovra di bilancio che incombe entro fine anno.
Circa 25 miliardi di risorse dovrebbero essere a disposizione senza bisogno di scostamenti di bilancio, frutto del minor deficit lasciato in eredità da Draghi e le extra entrate tributarie.
Con ogni probabilità il governo Meloni utilizzerà questi fondi per prorogare fino a fine dicembre il credito d’imposta per le imprese energivore e il bonus da 150 euro previsto per novembre per 20 milioni di lavoratori e pensionati con reddito al di sotto dei 20 mila euro.
Altri due miliardi circa dovrebbero essere destinati al rinnovo dello sconto di 30 centesimi sulle accise dei carburanti che attualmente scade il 17 ottobre.

Moratoria di sei mesi per famiglie e imprese che non riescono a pagare le bollette

La novità di cui si parla, invece, è una moratoria per famiglie e imprese che non riescono a pagare le bollette, concedendo sei mesi di tempo per rientrare dalla morosità e non avere distacchi delle utenze. Altra ipotesi è l’innalzamento del limite ISEE per accedere al bonus sociale, attualmente a 12 mila euro o a 20 mila per le famiglie numerose.
Tutto questo sperando che la situazione non precipiti ulteriormente e renda necessarie ulteriori misure di maggiore entità.