famiglia. Giulia, prima donna down a laurearsi in Italia

Famiglia. Napoli, studentessa ‘Down’ da 110 e lode. “Il mio slogan? Allegria, come Mike Bongiorno”

La laurea con il massimo dei voti a 33 anni in Scienze Politiche non ha scomposto troppo il cuore e la simpatia della giovane Giulia Sauro, prima donna affetta da ‘trisomia 21’ a laurearsi in Italia

Ottimista per natura (così la descrivono famiglia e docenti), anche nei momenti di difficoltà attraversati nel corso della sua vita ha sempre avuto un piccolo ‘trucco’ dalla sua: “Mi guardo allo specchio la mattina e mi dico: io valgo!

famiglia. Giulia, prima donna down a laurearsi in ItaliaNon voglio fare la spaccona, ma lo sa cosa mi dico quando mi guardo allo specchio la mattina? Io valgo. Ecco, mi guardo allo specchio e mi ripeto: io valgo. La forza e la volontà nel voler raggiungere questi risultati derivano da questa consapevolezza”. Parole e musica di Giulia Sauro, 33 anni, napoletana, che qualche settimana fa ha messo in bacheca l’enorme soddisfazione di una laurea in Scienze Politiche con 110 e lode. Segni particolari? Sindrome di Down. Giulia è la prima donna in Italia affetta da trisomia 21 a riuscire a raggiungere il prestigioso traguardo dell’alloro accademico.

Genitori e docenti la definiscono ottimista per natura e lei ammette di esserlo sempre stata: “Lo sa qual è il mio slogan quando mi sveglio la mattina? Allegria, come diceva il buon Mike Bongiorno. Un vero e proprio grido di guerra”, sottolinea a Nino Femiani del QN, che l’ha intervistata.

Nel suo armadio non ci sono ‘scheletri’, né vezzi, ma tanta generosità nei riguardi degli altri: “Finora ho fatto volontariato, ho aiutato i disabili, sono stata accanto a chi come me soffre di un handicap. Ora intendo trasformare questa mia attività in una vera e propria professione”, specifica, aggiungendo che “sono stata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e gli ho portato il mio curriculum. Gli ho detto: mi metta alla prova, sono brava come gli altri”.

Un sostegno importante per il suo percorso universitario, Giulia lo ha ricevuto dallo Sportello orientamento disabili dell’Istituto Orientale di Napoli (dove ha ottenuto la laurea), grazie al progetto Tutorato alla pari: “Un progetto che funziona, io ho anche ottenuto una borsa di studio”, aggiunge la 33enne. Che a quanti soffrono della sua stessa sindrome raccomanda: “Non avere mai paura di mescolarsi con gli altri. In questo modo si capisce che non siamo diversi e forse abbiamo anche una marcia in più”.

 

Fonte: QN