mamme, l'ennesima violenza spezza la vita di un bimbo di 20 settimane

Famiglia. Procida: incinta, picchiata dal compagno, perde il bimbo di 20 settimane. Così Ai.Bi. accoglie le mamme in fuga

L’episodio, l’ennesimo registrato dalle cronache, è accaduto su una delle isole più romantiche e incantevoli di fronte a Napoli: il violento, 45 anni, è stato arrestato e portato in carcere dai Carabinieri

Intanto, la tenue vita che già esisteva nella pancia della mamma è stata spezzata, come hanno purtroppo dovuto constatare i sanitari sopraggiunti. Con quasi 5 milioni e 400mila madri vittime di violenze dai partner o da altri violenti, il nostro Paese è in piena emergenza sul fronte della salvaguardia delle mamme e della serenità di crescita dei loro figli. La possibile risposta per evitare epiloghi drammatici si chiama Family House

mamme, l'ennesima violenza spezza la vita di un bimbo di 20 settimaneL’ennesimo – purtroppo – episodio di violenza domestica perpetrato da un compagno incapace di amare a una donna, vittima delle sue botte. Questa volta, con un epilogo amarissimo: la tenue vita che già albergava nel grembo della donna, infatti, è stata crudelmente spezzata dalle botte che la 38enne ha subito. I fatti sono accaduti a Procida, una delle isole più belle e romantiche che si trovano di fronte a Napoli. A seguito dell’accaduto, il 45enne violento è stato arrestato e portato in carcere.

La donna, incinta di 20 settimane, ha chiamato il 112 al culmine delle violenze del compagno, ma per la sua creatura era già troppo tardi: i sanitari sopraggiunti poco dopo non hanno potuto far altro che constatare che il bambino non ce l’aveva fatta. La violenza bruta contro le donne e madri non cessa, insomma, di colpire il nostro Paese. I dati, anzi, parlano di 8,3 milioni di donne che restano vittime degli abusi e dei maltrattamenti di compagni, amici, conoscenti e sconosciuti: una su tre in Italia. E il 65% di loro è una madre. Anche per questo, i dati ISTAT parlano di 400mila bambini costretti a loro volta ad assistere a violenze domestiche: decisamente un viatico nefasto, che genera nuovi compagni violenti in una spirale negativa e pericolosa.

Tra le gocce nell’oceano che provano comunque a invertire la rotta e, attraverso il proprio contributo, a scongiurare esiti come per il caso di Procida, c’è la Family House che Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini ha creato proprio allo scopo di essere presidio sicuro per donne e mamme a rischio di subire violenze irrimediabili: nei primi tre mesi del 2018, in particolare, le richieste di accesso registrate sono state 21: un numero in significativo aumento rispetto ai dati del medesimo trimestre dell’anno precedente.

Ecco perché è quanto mai importante parlare dell’esistenza di possibilità come questa, sia per favorire l’accesso a madri in difficoltà che non riescono a trovare ancore di salvezza per fuggire dai maltrattamenti, sia per iniziare a creare una coscienza pubblica ancor più consapevole sui rimedi che esistono e sono in grado di regalare un futuro migliore alle tante mamme vittime di soprusi ripetuti in casa.

Fonte: Huffington Post