Firenze. Affido. La proposta del Comune “Rimborsi più alti per chi accoglie un bambino in casa”

Affidamento familiare, cresce la domanda e Palazzo Vecchio corre ai ripari. Come? Aumentando i rimborsi a singoli e famiglie che si rendono disponibili ad accogliere temporaneamente un minore sotto il proprio tetto. Ed equiparando il trattamento tra le famiglie esterne e quelle del circolo dei parenti, attraverso il nuovo regolamento varato dalla Società della salute. Ma soprattutto progetta un rivoluzionario cambio di passo: includere nel sistema dell’affido i minori stranieri, oggi i circa 300 minori non accompagnati presenti in città.Questo è il sogno che stiamo adesso coltivando, allargare il sistema agli stranieri. Anche se è più difficile perché sono in gran parte adolescenti”, dice l’assessore al welfare di Palazzo Vecchio Sara Funaro.

L’argomento e la proposta del Comune viene illustrata da Massimo Vanni, nell’articolo a sua firma “Firenze, rimborsi più alti per chi accoglie un bambino in casa” pubblicato oggi sul sito de La Repubblica,.it che riportiamo integralmente.

Cos’è l’affido? Una sorta di adozione temporanea. Un gesto di solidarietà che famiglie, molti singoli e anche coppie gay fiorentine offrono in questo momento a 125 tra neonati e ragazzi tolti dal tribunale dei minori dalla potestà dei genitori. Per i motivi più svariati, si tratti di arresto, tossicodipendenza o condizioni economiche disperate. Un affido per due anni. O fino a quando lo stesso tribunale non riterrà la famiglia d’origine di nuovo in grado di educare e proteggere i figli. Può essere un affido full-time o anche solo «d’appoggio», secondo il nuovo regolamento, quando la famiglia esterna si mette a disposizione per alcune ore o alcuni giorni. E in cambio il sistema pubblico ti viene incontro con un aiuto per le spese.

Nel primo caso, quello del full-time, la Società della salute riconosce ora a famiglie e single 500 euro al mese (il 30% in più con un bambino disabile). Per il caso meno impegnativo, l’«appoggio», solo 150 euro l’ anno. Ma anche le altre tariffe sono state riviste: 17 euro al giorno per il part-time (solo alcuni giorni), 9 euro al giorno per l’impegno di alcune ore diurne.

La voce più consistente riguarda però il ‘Papi’, progetto accoglienza prima infanzia 0-3 anni: 650 euro al mese. «Certo, è solo un riconoscimento, l’affido non può diventare il business», avverte Funaro. Gli aumenti però sono stati varati per spingere più fiorentini all’affido, ora che la domanda annuale è in crescita. Almeno di una quindicina di bambini ogni anno.

L’affido costa oggi circa 500 mila euro. Ma gli aumenti sono paradossalmente un investimento per il Comune, altrimenti costretto ad ospitare i minori in centri che costano 80-90 euro al giorno. E non a caso il nuovo regolamento parifica le tariffe tra esterni e parenti. Cosa che prima non c’era: «Ma il contesto familiare non può essere sfavorito», dice Funaro.

Fonte: Repubblica. it