Adozione: due genitori così io li accetterei subito, senza neanche pensarci!

I bambini vedono ciò che succede, incrociano anche se fugacemente i genitori (per altri) e sanno o percepiscono cosa sta per accadere…non per loro: alcuni sono solo incuriositi, altri vogliono sbirciare , i più grandi se ne vanno infastiditi, perché “non è affare loro…anche se in fondo vorrebbero”

È successo di nuovo e credo succederà ancora. Lo vedo spesso quando accompagno le coppie in istituto, per l’affiatamento col proprio figlio. A fronte di due occhi scintillanti, pieni di gioia ed orgogliosi, della bimba che vive il suo momento: finalmente mamma e papà sono qui per lei, ne scorgo tanti, troppi, tristi, sconsolati, senza speranza che piangono, o che fissano il vuoto pregando arrivi presto anche per loro il momento di incontrare i propri genitori.
O altri occhi ancora, che si riempiono di rabbia, mentre osservano la scena di amore che si sprigiona nella saletta dedicata a questi momenti di “formazione della famiglia”: sono di chi è in questa condizione di sospensione da tanto tempo e vorrebbe che arrivassero due persone a salvarli, …ma questo sogno tarda a realizzarsi e l’unica cosa che riescono a fare è provare invidia per il fortunato!.

Le procedure in una stanza, i sentimenti nel resto della palazzina

Per via del tipo di procedura da rispettare, gli istituti si dotano di stanze appositamente rivolte a questo scopo: l’incontro e l’affiatamento tra i genitori che provengono dall’estero e il bambino abbinato, che non può uscire dalla struttura. Sono luoghi deputati alla formazione del rapporto tra questi sconosciuti, che una pratica adottiva ha reso famiglia, ma che necessita di un po’ di tempo, per concretizzarsi davvero.
Gli incontri, che avvengono con determinate tempistiche, devono essere valutati con accuratezza, per dare al bambino e alla coppia straniera, il tempo e il modo per un graduale avvicinamento. Quindi anche il personale interno viene precettato per soddisfare certe esigente contingenti, per fare ciò che serve, nel momento in cui viene vissuta questa pratica.
Se tanta cura viene riservata per l’avvio della nuova famiglia, non altrettanti pensieri vengono fatti per gli altri piccoli ospiti dell’istituto!
L’edificio spesso non permette di evitare il passaggio della coppia nei locali frequentati dagli altri piccoli, che qui hanno trovato casa, temporaneamente, ma che a volte ci restano per sempre!

L’impegno di Ai.Bi. per rispondere alle domande dei bambini che attendono

Questa volta è successo che un bel bimbo si è fatto avanti, per salutare e abbracciare la madre (della fortunata amichetta che presto se ne andrà coi propri genitori). Desideroso di un’attenzione particolare tutta per sé, è entrato nella stanza e si è avvicinata alla nostra mamma italiana, che ha ricambiato il sorriso e ha accolto tra le braccia questo bimbo intraprendente, mentre la figlia era impegnata col padre a costruire un puzzle. Ma ovviamente la figlioletta adottiva, subito ha “marcato il territorio” allontanandolo e facendo ben vedere che la mamma è la sua, dicendo qualche cosa al bimbo, che se ne è andato.
Io che conosco la lingua ho evitato di tradurre ai genitori, ma ho seguito il bimbo nel corridoio, l’ho visto allontanarsi e scrollare le spalle, finché ho perso le sue tracce, perché si è rintanato nella sua cameretta, dove me lo immagino a piangere.
Ho provato il suo dolore e la speranza ancora viva, che piano piano scema e finisce per dargli solo la forza per sopravvivere ancora, un giorno in più in attesa, in solitudine, desiderando la mamma che non può avere.

In bilico tra gioia e dolore

Giuro che è difficile, che non riesco a darmi una spiegazione del perché tanto dolore debba essere rinchiuso in quattro mura gelide, che dovrebbero essere una casa provvisoria e invece resta casa per sempre.
Sono tornata velocemente a supportare la coppia che rappresento e che è riuscita ad adottare, ma il giorno dopo ho chiamato la direttrice, per sapere come stava quel bimbetto. Mi ha “rassicurata” riferendomi che l’educatrice gli ha parlato e lui, dopo un po’ si è rassegnato, dicendole amaramente: “Io due genitori così li accetterei subito, senza neanche pensarci”

Desk Adozione internazionale estero Ai.Bi.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

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