Ghana. Un incontro “casuale” che ha cambiato la vita di Kofi

Il giovane Kofi soffre di una forma di autismo che la sua famiglia ha difficoltà ad affrontare. L’incontro con il programma di Adozione a Distanza di Ai.Bi. è stato una svolta fondamentale per il suo futuro

Quante sono le storie a lieto fine che i nostri operatori, sparsi nel mondo, ci raccontano?
Tante, se solo ci prendessimo il tempo per fermarci un attimo sulle belle notizie e non guardare subito a “ciò che ancora dobbiamo fare…”. Perché ogni tanto è giusto, oltre che soddisfacente, raccontare quanto concretamente accade grazie alla generosità di tante persone e a un impegno condiviso.

Kofi, un bambino speciale che Amici dei Bambini ha avuto la fortuna di conoscere

In questa occasione, dunque, vogliamo parlare di Kofi, un ragazzino ghanese che è stato accolto per qualche tempo in un istituto dove Amici dei Bambini opera con continuità. Kofi ha 13 anni e oggi è tornato a vivere con la zia e la nonna. Orfano di madre dal parto, suo papà ha deciso di trasferirsi dal piccolo paese in cui abitava alla capitale dello Stato, per provare ad avere maggiore fortuna con la sua attività di commercio di verdure e alimenti in scatola. Pur essendo lontano, però, torna a casa con costanza per assicurarsi che il figlio abbia tutto ciò di cui ha bisogno.

Un bambino speciale

Kofi, infatti, ha una disabilità non ben accertata, ma si tratta di una sindrome legata all’autismo. È un ragazzino forte e in salute, ma presenta difficoltà cognitive e relazionali. È buonissimo e cerca l’affetto dei coetanei, ma non riesce a trovare i modi giusti per svolgere tutte le attività quotidiane in modo adeguato. La famiglia che lo assiste non ha avuto la possibilità di fargli frequentare la scuola, al di là di un’educazione di base, per cui questo ragazzino trascorre la maggior parte della giornata fuori casa, girovagando nei dintorni e rimanendo immerso in sue attività che lo vedono rientrare solo a sera.

Scomparso da casa e accolto

Una sera di alcuni mesi fa, però, Kofi non ha fatto ritorno a casa. Fortunatamente, mentre la zia da parte sua aveva avviato subito le ricerche, il ragazzino è stato accolto nell’istituto con il quale Ai.Bi. collabora. Qui, gli operatori hanno potuto conoscerlo e dargli tutto il supporto possibile.
Il periodo di permanenza nella comunità ha offerto a Kofi un ambiente protetto e, seppur in maniera non specialistica, un certo grado di supporto e di stabilità. È stato preso in carico e sono stati attivati gli accessi ai servizi sanitari e sociali adatti alla sua condizione, iniziando dalla registrazione sanitaria per ottenere la tessera per le cure mediche. In tal modo si è potuto iniziare un percorso anche per la disabilità che lo affligge.

Tutto ciò di cui ha bisogno è la sua famiglia

Ma se quanto detto sopra è quello che Il progetto “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio” ha potuto iniziare a fare per Kofi, tantissimo è anche ciò che Kofi ha fatto per tutti gli altri bambini dell’Istituto: il suo arrivo ha portato un grande ventata di allegria, inoltre, grazie alla rete di solidarietà che sostiene la famiglia e al passaparola che si è creato intorno alla comunità accogliente, la zia e la nonna hanno potuto venire in fretta a conoscenza del luogo in cui si trovava il nipote, che così è prontamente tornato a casa. Per tutti è stato un momento di grande gioia e sollievo, rinforzato dalla consapevolezza che Kofi, nel periodo in cui è stato lontano dai sui affetti familiari, ha comunque potuto godere di una calorosa accoglienza e di un aiuto importante.

Un futuro di speranza

Molte volte capita di dover assistere bambini che vivono condizioni drammatiche e Ai.Bi. si assicura che una situazione di emergenza si trasformi in un’opportunità! Kofi ha insegnato allo staff locale che anche una patologia mentale così complessa ha bisogno delle amorevoli cure della famiglia, la quale però, a sua volta, ha necessità di essere supportata sia dal punto di vista materiale, sia da quello sanitario specialistico. Di questo si è occupato il team locale di Amici dei Bambini, che ora monitora con costanza e dedizione i progressi che il caro Kofi sta facendo registrare.

Africa. Emergenza Abbandono in Ghana

Ai.Bi. ha lanciato, nell’Africa Sub-Sahariana, una campagna regionale di contrasto all’abbandono che coinvolge, oltre al Ghana, altri tre paesi nei quali l’emergenza abbandono è drammatica: Repubblica Democratica del CongoRepubblica del Congo (Congo Brazzaville) e Burundi. Con il tuo sostegno, potremo garantire a quanti più minori possibile accolti dagli orfanotrofi, assistenza, cibo, cure e, soprattutto, la fiducia in un futuro differente. Che ancora è possibile! Sostieni anche tu la campagna “Africa. Emergenza Abbandono in Ghana”.

Ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.