Ghana: nel nord una minore su tre è forzata a sposarsi. L’importanza degli interventi di cooperazione

La situazione peggiora nel Nord, dove la povertà è maggiore e la scolarizzazione minore. L’aiuto che può venire dal progetto di cooperazione internazionale finanziato dalla CAI, di cui Ai.Bi. è responsabile nel Paese

Per molti di noi, oggi, pensare che una ragazza venga forzata a sposarsi prima di aver compiuto 18 anni è qualcosa che sembra riportare a un tempo passato, per fortuna lontano. In molte altre parti del mondo, invece, non è così e i matrimoni forzati di ragazze minori sono all’ordine del giorno.
Come riportato da Africa Rivista, secondo Matilda Banfro, direttore regionale in Ghana per il genere di Greater Accra, si parla di oltre 15 milioni di ragazze in tutto il mondo.

Nel nord del Ghana, costretta a sposarsi una minore su tre

In Ghana, in particolare, la piaga del matrimonio minorile è davvero diffusa: si parla di una minore su cinque all’interno di tutto il Paese. In particolare, nella parte settentrionale del Paese la percentuale sale al 34%, il ché significa che una minore su tre è sposata. Nella fascia meridionale, invece, la percentuale scende al 19%. Una differenza che ribadisce un dato già noto da tempo agli operatori: le ragazze provenienti da famiglie più povere hanno quattro volte più probabilità di sposarsi in giovane età rispetto a quelle provenienti da famiglie più ricche. Analoga influenza ha anche la preparazione scolastica e culturale, un aspetto verso il quale Ai.Bi. è particolarmente attiva con i progetti che porta avanti nel Paese.

Il progetto HOME e il contributo di donazioni e adozioni a distanza

In particolare, da luglio, è partito il progetto “HOME – GHana, COsta d’Avorio, Sierra Leone: un Network per l’accoglienza e l’educazione di Minori vulnErabili”, di cui Ai.Bi. è responsabile delle attività in Ghana. Un progetto che mira a prevenirne l’abbandono, migliorare la qualità del sistema di accoglienza e favorire lo sviluppo di percorsi educativi. Un progetto a cui chiunque può dare il proprio supporto, con una donazione libera, oppure attivando un’Adozione a Distanza da 25 euro al mese, per dare continuità al proprio sostegno.