Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia. La conclusione del progetto Confido: 1500 famiglie avviate alla accoglienza di un minore in difficoltà familiare

Il Forum delle Associazioni Familiari celebra il successo del percorso Confido: “La fine di un progetto che è l’inizio di un nuovo impegno: costruita una base per lavorare sul sistema della tutela dell’infanzia”

Sabato 20 novembre, a Roma, proprio nella ricorrenza della Giornata Mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si è svolto l’evento finale del Progetto Confido, che nel corso di tantissimi incontri in tutta Italia ha sensibilizzato e diffuso la cultura dell’accoglienza, dell’affido e dell’adozione. Un argomento, quello dell’accoglienza, che come ha ricordato Gigi de Palo, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, in apertura di incontro: “Riguarda e può interessare tutti”.

Cristina Riccardi: “La fine del progetto Confido è l’inizio dell’impegno”

A “tirare le fila” del progetto è stata poi Cristina Riccardi, vicepresidente del Forum delle Associazioni Familiari, coordinatrice del progetto, nonché vicepresidente di Ai.Bi. e mamma affidataria lei stessa: “Ce l’abbiamo fatta – ha esordito. 1500 iscrizioni in dieci regioni sono un grandissimo successo”. Un successo per il quale Riccardi ha tenuto a ringraziare prima di tutto “I coordinatori, che hanno realizzato un puzzle facendo dislocare tra loro amministrazioni locali, associazioni, cittadini, istituzioni operatori”, e rendendo possibile la collaborazione dei forum regionali e delle associazioni.

“Abbiamo seminato tanto – ha proseguito la vicepresidente del Forum – ora è il momento di raccogliere, oltre i pregiudizi che spesso aleggiano su questi temi. C’è un dialogo che è nato o che si è consolidato e che ci offre una base per lavorare sul sistema della tutela.
La fine del progetto Confido è l’inizio dell’impegno”.

Marco Griffini: “Lavorare insieme per dichiarare l’abbandono un’emergenza umanitaria”

All’evento erano presenti anche diversi Presidenti delle Associazioni attive sul territorio. Tra loro Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi. Amici dei Bambini, in prima fila nell’organizzazione e l’erogazione di molti dei percorsi Confido svoltisi in diverse regioni d’Italia: “L’adozione è in crisi – ha dichiarato nel suo intervento – perché è infestata da miti culturali: il mito della famiglia di origine, il mito dell’assistenza, il mito dell’etnia… Ma anche la migliore assistenza possibile non potrà mai sconfiggere l’abbandono. E, invece, dalla convenzione ONU sui diritti dei minori è assente il diritto del bambino a essere figlio. Il risultato è che ogni mese riceviamo liste di bambini ‘adottabili’ di 13 – 14 anni, tutti minori tenuti per anni negli istituti, schiavi degli orfanotrofi. Confido è la rivoluzione culturale che può riportare l’adozione al centro del dibattito, come scelta etica, spirituale e politica. L’adozione non può essere l’ultima spiaggia dopo la disperazione. Il Forum lavorò per la chiusura degli orfanotrofi in Italia nel 2006. Continuiamo per riconoscere l’abbandono come emergenza umanitaria.”

Elena Bonetti: “Continuare con tenacia la collaborazione tra Terzo Settore e politica”

L’importanza dell’evento è stata sottolineata anche dalla presenza di diverse autorità politiche, tra cui la Ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, che ha offerto una visione ampia su ciò che significa “sussidiarietà” e su come la società civile, in questo senso, sia parte integrante di uno stato. “Collaborare in maniera costruttiva è fondamentale – ha affermato – come rilancio di umanità. La parola chiave è ’reciprocità’, nell’ arricchimento della dimensione comunitaria”.

Nel concreto, ha continuato la Ministra, l’alleanza deve farsi via via più consolidata nella co-progettazione e nella co-attuazione: “Il piano infanzia prevede questa visione integrata tra governo e terzo settore”.
Bonetti ha poi concluso il suo intervento chiedendo al Forum di continuare a svolgere un ruolo proattivo, portatore della costruzione di comunità. Inevitabile il riferimento alla misura appena approvata dell’Assegno Unico: “Il passaggio è epocale: nel tempo nuovo, il nostro Paese sarà migliore. Dall’1 gennaio del ‘22 il welfare con assegno unico avrà una forma diversa, con effetto di cambiamento sulla società e sulle famiglie. L’assegno è un diritto che viene dato ai bambini e alle bambine di essere riconosciuti come parte integrante della società”.
Il dialogo che il forum ha aiutato a costruire ha portato all’assegno che è stata una vittoria del Paese, non di questa o quella famiglia. Dobbiamo esserne orgogliosi e continuare con tenacia.