Giovani e web: il 50% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni trascorre tra le 3 e le 6 ore al giorno sul telefonino

In Italia si stima siano circa 500.000  i ragazzi tra i 12 e i 25 anni che hanno sviluppato una dipendenza da internet. Papa Francesco: “Chiudete il cellulare e aprite il Vangelo”

Una ricerca realizzata dalla Società italiana di Pediatria evidenzia come quasi il 50% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni trascorra tra le 3 e le 6 ore al giorno (extra scolastiche) con gli occhi fissi sul telefonino e come il 60%  lo utilizzi prima di andare a dormire e lo accenda come primo gesto del mattino.

A parlarne è la Nazione – Carlino –Giorno:

Di spegnere smarthphone, tablet e computer per respirare un po’ di vita reale ne avremmo veramente tutti bisogno. Soprattutto i più giovani. In Italia si stima siano circa 500.000  i ragazzi tra i 12 e i 25 anni che hanno sviluppato una dipendenza da internet, sottolinea il quotidiano.

Cosa fare per invertire il preoccupante fenomeno?

La vicenda della bimba di 10 anni di Palermo morta per un “competizione estrema” su Tik Tok ha portato nuovamente l’attenzione su quale sia l’età “giusta” per permettere ai giovanissimi di poter avere un  smartphone, di potersi iscrivere sui social, di poter accedere a determinate app, di poter navigare sul web…

Credo che a certi social debba essere consentito l’accesso a cominciare dai 14 – 15 anni, a 8 – 10 anni è deleterio – suggerisce il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, si legge sulla Nazione – Carlino –Giorno – a 10 anni è fortissimo il senso dell’imitazione e se si crea la figura dell’eroe o il senso di competizione, possiamo avere dei risultati drammatici come è successo”.

Sull’importanza di istituire limiti e direttive nell’utilizzo del telefonino è d’accordo anche il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa che in un’intervista al quotidiano afferma:

E’ insensato che per guidare l’auto serva la patente e per usare il cellulare non ci siano limiti in base all’età. Gli smartphone sono potenti come le automobili se non di più e bisogna fare distinzioni nella possibilità di utilizzo con l’età evolutiva dei ragazzi”.

 E propone:

L’obbligo dipresentazione di un documento di identità al momento dell’iscrizione su facebook, instagram o Tik Tok. Collegare l’scrizione all’identità digitale Spid è una buona idea” poi più poteri alla Polizia Postale, sanzioni ai provider, formazione a genitori e giovanissimi.

Sappiamo che sui social è vietato l’ingresso ai minori di 14 anni-Continua, Sandra Zampa nel corso dell’intervista- Ma questo non avviene quasi mai: l’84% dei ragazzi tra i 10 e i 14 ha un profilo social non dichiarando la verità all’accesso oppure avendo un genitore che lo copre”.

E Anche il Santo Padre durante l’omelia di domenica 24 gennaio, ha esortato i fedeli a chiedere al Signore la forza di spegnere il  televisore ed aprire la Bibbia. Di chiudere il cellulare di aprire il Vangelo.

Quale Vangelo?

“Quello di Marco”, consiglia il Papa, così come riportato dalla Nazione – Carlino –Giorno: “Il più semplice e breve. Ci farà sentire il Signore vicino e ci infonderà coraggio nel cammino della vita”.