Le nuove regole per i minori sul web: rimozione delle foto e diritto all’oblio dei video

Dopo un “tavolo” durato oltre un anno, arrivano le nuove proposte per regolamentare il rapporto tra i minori e il web: tra diritto all’oblio, nuovi metodi per verificare l’età e tutela dei profitti

Il rapporto tra i minori e il web è un argomento da tempo dibattuto a livello politico e, soprattutto, al centro delle discussioni familiari e dei dubbi educativi di tutti i genitori.
Non per nulla, da circa un anno è stato istituito dal Ministero della Giustizia il tavolo tecnico sulla “tutela dei diritti dei minori nel contesto dei social networks, dei servizi e dei prodotti digitali in rete“. Tavolo dal quale, ora, arrivano diverse proposte che verranno ufficialmente inserite nella relazione finale ormai pronta per la firma.

Minori e web: nuove modalità di verifica dell’età dei minori

La discussione si è basata anche sul monitoraggio degli effetti avuti dalla “pandemia digitale”, che – come riporta Il Messaggero – ha enormemente abbassato l’età effettiva del primo accesso ai social che, ricordiamo, in Italia la legge vorrebbe fissato a 14 anni o a 13 se con il controllo dei genitori.
Da qui, anche grazie al confronto con le stesse piattaforme digitali, una delle principali necessità emerse è stata quella di un nuovo sistema di verifica dell’età degli utenti, basato sulla certificazione da parte di terzi.
Altra proposta è quella di garantire ai minori la possibilità di cancellare le foto in cui compaiono postate dai genitori. Sempre secondo Il Messaggero potrebbe arrivare anche una norma, ispirata a una recente legge della Francia, che tuteli i profitti che producono i bambini (i cosiddetti baby influencer) e garantisca il diritto all’oblio per coloro che volessero eliminare i contenuti video rimasti online.

Una campagna di sensibilizzazione nei confronti del rapporto tra minori e web

Infine, il tavolo tecnico ha anche pensato all’avvio di campagne di comunicazione rivolte tanto ai minori quanto agli adulti per sensibilizzare tutta la società nei confronti di questo tema, nonché l’istituzione di un coordinamento permanente tra Agcom (per le garanzie nelle comunicazioni), il Garante della Privacy e il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ovvero le tre Authority che erano all’interno del tavolo che ha portato a queste proposte.