Congo. Il vulcano non smette di far paura e i “nostri” 110 bambini hanno ancora bisogno del nostro aiuto

Sono i bambini soli o in difficoltà familiare ospiti dei centri di accoglienza Fed e Sodas ai quali Ai.Bi., attraverso gli aiuti del Sostegno a distanza, garantisce kit igieniciscorte di cibo e giochi… 

 Dopo la terribile eruzione del vulcano Nyiragongo, che il 22 maggio scorso ha distrutto 17 villaggi del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo e ucciso 32 persone, tra cui fonti riferiscono anche 3 bambini, la popolazione di Goma è allo stremo, seppure la situazione sembra essere in via di stabilizzazione.

La paura di una nuova eruzione ha portato gran parte degli abitanti della città, ad allontanarsi dalle proprie abitazioni. Si stima siano più di 400.000, tra loro anche moltissimi bambini.

Ora “la situazione sembra in via di stabilizzazione – racconta Luisa Flisi, missionaria laica a Fides – ma le autorità non hanno ancora dato l’autorizzazione alla popolazione di rientrare nelle proprie case”.

All’eruzione sono poi susseguite scosse di terremoto e il timore degli esperti, è che possa realizzarsi un’eruzione limnica – riporta Fides -che può verificarsi in laghi che contengono gas in pressione disciolti nelle loro acque”.

A Goma manca tutto: elettricità… acqua potabile, e si teme un’epidemia di colera.

Un Sostegno a Distanza per i bambini dei centri Fed e Sodas a Goma

Sono 110 bambini i minori soli o in difficoltà familiare di cui Ai.Bi. si prende cura attraverso i progetti del sostegno a distanza a Goma, nel nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Sono i piccoli ospiti dei centri di accoglienza Fed e Sodas.

Fortunatamente i bambini accolti nel centro Sodas, a parte il grande spavento, non hanno subito danni e non hanno dovuto lasciare la struttura.

La situazione è stata invece diversa per i bambini del centro Fed. I piccoli sono stati evacuati e sistemati presso l’orfanotrofio Olive Lembe, poiché il centro sorge in una delle zone “fragili” della città e dunque, non è possibile tornarvi finché la situazione non sarà migliorata.

In città scarseggiano energia elettrica e acqua potabile. Servono tende, nel caso la situazione torni a farsi difficile, kit igienici e scorte di cibo, oltre a giochi, perché, al di là delle necessità primarie, è indispensabile riuscire ad alleviare il trauma vissuto da questi bambini.

Ai.Bi. si è subito attivata per aiutare i “suoi” bambini nella Repubblica Democratica del Congo: chiunque può contribuire accedendo all’apposita pagina e facendo un versamento al seguente conto corrente intestato ad Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
IBAN:
IT 40 Z 03069 09606 100000122477
c/o INTESA SAN PAOLO

Nella causale va indicato: Un aiuto per Goma