Governo. Nuovo taglio del cuneo fiscale per circa 3 miliardi

Il Documento di Economia e Finanza presentato dal governo può contare su un “tesoretto” di circa 3 miliardi, che verranno utilizzati per ridurre ulteriormente il cuneo fiscale per i redditi più bassi

Il Governo ha varato il DEF, ovvero il Documento di Economia e Finanza che indica le linee di programmazione finanziaria e di bilancio dello Stato per i successivi anni. È su questo documento (integrato dalla Nota di Aggiornamento del Def – Nadef – che viene approvata a settembre) che si basa la Legge Finanziaria approvata dal Parlamento entro la fine dell’anno.
Al momento il Governo non ha reso pubblico l’intero documento, ma ha riassunto in un comunicato stampa le principali misure contenute all’interno, tra le quali spicca l’utilizzo di un “tesoretto” di 3 miliardi. Con questa parola si indicano delle risorse che possono essere spese senza dover trovare delle coperture o dover tagliarle da altre parti, ma che sono “in più” rispetto al bilancio generale.

taglio cuneo fiscale per ulteriori 3 miliardi

Detto che 3 miliardi sono tanti, in sé, ma sono pochi nel contesto di un Paese come l’Italia, il Governo ha deciso di destinare questi fondi a un ulteriore taglio del cuneo fiscale (ovvero la differenza tra il lordo versato dal datore di lavoro e quanto realmente percepito dal cittadino al netto delle tasse) per i redditi più bassi. Il taglio ulteriore si applicherebbe solo per le mensilità da maggio a dicembre, ma si andrebbe ad aggiungere a quanto già previsto dalla Legge di Bilancio del 2022 e ulteriormente aumentato con quella del 2023.
Attualmente, infatti, la normativa prevede che per il 2023 tutte le retribuzioni lorde fino a 25 mila euro godano di un taglio del 3% sui contributi previdenziali da versare, mentre per la fascia di reddito da 25 a 35 mila il taglio sia del 2%. Questa decisione è costata (nella Manovra) circa 5 miliardi e ha portato ad aumenti che vanno dai 20 ai 41 euro al mese (il maggiore beneficio lo hanno i redditi intorno ai 25 mila euro e scende via via che cala il reddito). Tra 25 e 35 mila, invece, il guadagno si aggira sui 360 – 390 euro all’anno. La nuova misura, potendo contare su un fondo di 3 miliardi, potrebbe aggiungere un ulteriore aumento di 25 – 30 euro al mese, per un totale annuo di 300 – 360 euro all’anno. Queste, per lo meno, le stime fatte da Il Resto del Carlino e riportate anche da Open, mentre Repubblica si limita a indicare un generico, possibile: “raddoppio dei benefici sperimentati”, almeno per quanto riguarda i redditi fino a 25 mila euro.