Il grazie di Ai.Bi. a tutta la comunità di Mulazzano

L’apertura della Casa della Pace, a Mulazzano, è stato uno dei più grandi esempi di accoglienza ai quali in tanti anni di attività noi di Ai.Bi. abbiamo mai assistito. Grazie alla generosità di una comunità che ha incondizionatamente aperto le braccia a chi ne aveva più bisogno

Nella vita, la via più breve tra due punti non è mai una linea retta. È per questo che i bambini e i genitori della casa famiglia Sokolov, sfollati da Odessa e, oggi, andati in Polonia, non sono passati da Mulazzano per caso. Non è stata una deviazione, né tantomeno un “allungare la strada”, perché questo viaggio di andata e ritorno tra l’Italia e l’est Europa ha dato la possibilità a tutti, famiglia affidataria per prima, di scoprire cosa significhi davvero accoglienza. Cosa significhi la generosità gratuita di decine e decine di persone che si sono prodigate per dare il proprio contributo nel far sentire a casa un gruppo di bambini e di adulti che la casa l’hanno persa sotto le bombe della guerra.
Lo sappiamo, oggi, magari, può apparire impulsiva e difficile da capire la decisione di tornare all’est, ma siamo sicuri che, ovunque andranno, i bambini e i genitori affidatari della famiglia Sokolov si porteranno per sempre nel cuore l’accoglienza e la gratuità provata qui a Mulazzano.

Come per sempre nel cuore la porteremo noi di Ai.Bi. Perché in tanti anni che ci occupiamo di accoglienza, specie verso i più piccoli e indifesi, in tempi di pace e nel caos di drammatiche crisi come quelle del Kosovo, della Bosnia, della Siria… difficilmente ci è capitato di assistere allo spettacolo di un intero paese (ma forse sarebbe meglio dire di un’intera comunità di persone) che ha allargato le proprie braccia e il proprio cuore gratuitamente e senza riserve come successo a Mulazzano, permettendo alla famiglia affidataria Sokolov di riprendersi dalla paura e dalla stanchezza e venire ricoperti di speranza. Capendo, magari senza rendersene pienamente conto, che si può fare (e ricevere) il bene, nonostante la guerra.

Ora, i Sokolov hanno deciso di tornare in Polonia, nella cittadina di Wrocław, anche per stare più vicini al loro Paese, dove non hanno mai fatto mistero di voler tornare, e per cercare di riunirsi alla “nonna” anziana. Ma quanto è stato fatto a Mulazzano rimane.
Nel cuore e anche concretamente.
Con voi restano, infatti, alcune famiglie ucraine e Masha, la nostra cooperante di Ai.Bi. / Ucraina che dagli uffici della sede nazionale di San Giuliano Milanese sta organizzando la ripresa delle attività in Ucraina.
Ma giungeranno altre mamme con bambini che sono momentaneamente accolte in altre località e che anche loro saranno impegnate nelle attività del progetto #BAMBINIxLAPACE.
E la bella, “vostra”, Casa della Pace sarà aperta ad altri bambini e altre mamme che potranno trovare qui un’oasi di pace e di serenità capace di vincere la guerra, anche solo per il tempo di alzare lo sguardo verso un arcobaleno dipinto sulla parete.
Fra pochi giorni organizzeremo un evento pubblico con l’amministrazione comunale per illustrarvi ciò che stiamo facendo con il nostro progetto #BAMBINIxLAPACE in Ucraina, in Moldova e in Italia. Quel progetto per il quale tutti i cittadini di Mulazzano, con il sindaco in testa, ne sono stati, e sempre ne saranno, una parte fondamentale.

Con tutta la nostra riconoscenza e gratitudine.
Marco Griffini e tutto lo staff di Ai.Bi.