I bambini adottati più belli? Non c’è dubbio: quelli di Haiti!

Dopo le medaglie del team italiano di figli adottivi nei Campionati Europei under 23 di Bydgoszcz, Polonia, l’adozione internazionale approda alla kermesse dedicata alla bellezza, Miss e Mister Italia, perché non c’è cosa più bella dell’accoglienza e dell’essere figli. Una bella storia che sembra quasi una favola, quella dei fratelli Borgobello, Annamaria e Olivier, adottati ad Haiti 13 anni fa.

Dei sei fratelli Borgobello, infatti, tre sono haitiani e tre italiani. Annamaria e Olivier, Olly per gli amici, sono arrivati in Italia rispettivamente quando avevano 9 e 6 anni. Dicono: “Ci sentiamo italiani a tutti gli effetti, anche se il nostro cuore è comunque diviso con Haiti”.

Due bellissimi ragazzi che, arrivati in Italia con la loro nuova famiglia di Povoletto, in provincia di Udine, hanno vinto un concorso di bellezza che permetterà loro di accedere alle fasi successive e gareggiare per Miss e Mister Italia.

Annamaria, ha 22 anni ed ha un diploma di tecnico dei servizi sociali: sta cercando un lavoro attinente al suo settore e nel frattempo lavora come barista in un bar centrale di Udine. Ha partecipato alle selezioni per Miss Italia a Sacile, in provincia di Pordedone, conquistando la fascia di Miss Alpitour e guadagnandosi il diritto di accedere alle eliminatorie seguenti. Suo fratello Oliver è più piccolo di 3 anni, ha un diploma di manutentore meccanico ed è già impiegato presso una ditta friulana di trasporti molto nota. Oliver ha partecipato alla selezione maschile di Mister italia valida per la Regione Friuli Venezia Giulia che si è svolta nel famoso lido di Lignano Sabbiadoro ed ha conquistato la fascia di Boy Italia. “Olly”, così lo chiamano i suoi amici, può ora accedere alla finale regionale e se dovesse superarla arriverà direttamente alle finali. Oliver ha anche un altro hobby: ama le arti marziali e partecipa a gare, fra qualche mese sarà in Austria per gareggiare in un incontro internazionale di K1, il circuito giapponese che promuove le arti marziali e organizza gli incontri nel mondo.

L’augurio ora è che oltre alle medaglie olimpioniche e alle fasce il nostro Bel Paese s’impegni a riportare nella propria agenda l’adozione internazionale. Sono finiti infatti i tempi delle streghe e anche quello dello spauracchio “fallimenti adottivi”. Storie come queste raccontano la forza dell’adozione e l’Italia può tornare ad essere un Paese accogliente perché l’adozione è una cosa meravigliosa.

Fonte it.blastingnews.com