Ma se un bambino grande ti adottasse prima di uno piccolo?

Buongiorno,

mi chiamo Teresa e leggo sempre le notizie pubblicate sul vostro sito internet, riguardanti l’adozione di bambini grandi. Io e mio marito abbiamo adottato due bambini di 7 e 8 anni. Che gioia! In realtà, sono loro che hanno adottato noi e ci hanno “accolti” nelle loro vite, travolgendoci in un vortice di emozioni!

All’inizio è stato difficile adattarsi alla convivenza e, ancora oggi, a distanza di 2 anni, cerchiamo insieme di risolvere i piccoli problemi quotidiani, ma siamo felici della nostra scelta e la rifaremo mille volte.

So bene che possono esserci delle paure legate all’età dei bambini, le avevamo anche noi prima di incrociare i loro meravigliosi occhi e il loro sorriso contagioso.

Che dire? Se sentite nel cuore questa disponibilità all’accoglienza e all’amore, buttatevi! Nulla è più appagante di sentirsi chiamare  mamma e papà!

 

 

Irene-BertuzziBuongiorno Teresa,

accogliere un bambino è un cammino molto profondo che implica  la piena consapevolezza da parte della coppia che si potranno incontrare degli ostacoli, più o meno grandi, che dovranno essere superati insieme.

Sicuramente l’adozione di bambini grandi, potrebbe comportare una maggior “fatica” ma, come dice lei, il vortice di emozioni, il sorriso e l’abbraccio di vostro figlio, ripagheranno da qualsiasi sforzo e delusione.

L’età di un bambino non conta: a qualsiasi età, è sacrosanto il diritto di essere figlio e non è detto, come molti dicono, che i più grandicelli facciano più fatica a riconoscere i genitori adottivi come veri genitori. La vostra esperienza lo dimostra appieno.

Sicuramente, però, quando si affronta il problema dell’adozione di bambini grandi, ci si trova davanti ad una serie di difficoltà (si tratta di minori che hanno un passato difficile alle spalle, traumi e difficoltà relazionali).

Per questo, le coppie devono avere a disposizione gli strumenti adatti per capirli e costruire con loro un rapporto affettivo, giorno dopo giorno.

Tanto più quando si tratta di accogliere bambini grandi, le coppie devono essere accompagnate durante l’iter adottivo.

Ai.Bi. in collaborazione con le Autorità Centrali dei paesi di origine dei minori , sta studiando anche nuove forme di accompagnamento: le cosiddette vacanze preadottive.

Si tratta di una proposta che permette a bambini grandicelli di trascorrere un periodo di vacanza (dalle 2 alle 4 settimane), con una famiglia disposta ad accoglierli. Questo tempo di graduale avvicinamento, è utile sia alla coppia sia al bambino poiché, nel clima sereno di una vacanza, si impara a conoscersi a poco a poco e spesso ad affezionarsi e a capire che si vuole costruire un percorso di vita condiviso.

Dopo la vacanza preadottiva, la coppia può capire se si sente davvero pronta ad affrontare tutto l’iter necessario per arrivare ad accogliere quel bambino e farlo suo figlio.

Per avere tutte le informazioni, è possibile visitare il sito dedicato.

Grazie per la sua preziosa testimonianza

Irene Bertuzzi

 Area Adozioni Internazionali di Ai.Bi.