Il Papa: “Troppi morti in Siria. Mai più vittime a Lampedusa”

papaHa avuto un pensiero per tutti Papa Francesco nel messaggio “Urbi ed Orbi” del giorno di Natale. No alla tratta di esseri umani e alle tragedie della disperazione come quella di Lampedusa, basta alle guerre in Medio Oriente e protezione verso le popolazioni flagellate dalle calamità naturali. Una preghiera particolare è stata rivolta ai “tanti bambini, feriti e uccisi nei conflitti armati, e a quelli trasformati in soldati, derubati della loro infanzia.  E per la pace, ha chiesto di pregare con i credenti di altre fedi, ricordando “quanto è potente la preghiera”: un evidente riferimento agli esiti della veglia interreligiosa per la Siria da lui indetta a fine estate.

“Il conflitto in Siria – ha detto il Papa –  ha spezzato troppe vite: si risparmino altre sofferenze al popolo. Le parti in conflitto mettano fine ad ogni violenza e garantiscano l’accesso agli aiuti umanitari”.

Bergoglio ha chiesto a Dio di toccare “il cuore di quanti sono coinvolti nella tratta di esseri umani, affinché si rendano conto della gravità di tale delitto contro l’umanità”.
Dona speranza e conforto ai profughi e ai rifugiati– ha invocato il Papa – specie nel Corno d’Africa e in est Repubblica Democratica del Congo”.Il Pontefice ha chiesto “accoglienza” per “i migranti” in cerca di dignità, pregando che “tragedie come quelle di quest’anno, con i numerosi morti a Lampedusa, non accadano mai più”.
“Signore del cielo e della terra – è l’invocazione del Papa nel messaggio ‘Urbi et Orbi’ –, guarda a questo nostro pianeta, che spesso la cupidigia e l’avidità degli uomini sfrutta in modo indiscriminato. Assisti e proteggi quanti sono vittime di calamità naturali, soprattutto il caro popolo filippino, gravemente colpito dal recente tifone”.

Nel giorno di Natale non poteva mancare un pensiero alla terra in cui Gesù è nato.“Fa giungere a felice esito i negoziati di pace tra Israeliani e Palestinesi. Sana le piaghe – ha aggiunto nel messaggio – dell’amato Iraq, colpito ancora da frequenti attentati”.
Proseguendo a braccio, Papa Francesco ha esortato a non avere paura che il nostro cuore si commuova: “lasciamolo riscaldare dalla tenerezza di Dio – ha detto –: le carezze di Dio non fanno ferite, ci danno pace e forza, abbiamo bisogno delle sue carezze” e ha concluso con un’ultima esortazione ai fedeli, quella a lasciarsi commuovere dalla bontà di Dio.

 

Fonte: Tg Com 24