Immigrazione. Conte: “Investire correttamente in Africa”. La risposta di Ai.Bi. è: #AfricainFamiglia

Occuparsi seriamente di cooperazione internazionale allo sviluppo per il rilancio dell’Africa è possibile; lo dichiara il premier Conte, sulla scia di quanto già annunciato dal Presidente dell’Unione Africana, Paul Kagame, nelle scorse settimane.

Amici dei Bambini si batte ancora per la giusta accoglienza: quella in famiglia

Rendere più consistente il Trust Fund for Africa – Fondo Fiduciario Europeo di Emergenza per l’Africa, che finanzia progetti per il controllo dei flussi migratori – e creare le condizioni per migliorare le condizioni di vita qui” – queste le dichiarazioni del Premier Conte, attualmente in visita in Ciad. “Se l’Europa continuerà con questa miopia, continuerà a farsi del male. L’Italia vuole cambiare l’Europa perché sia più forte, più equa, più solidale “, continua il premier, convinto sostenitore di quanto sia fondamentale investire nella cooperazione internazionale e, conseguentemente, nel Continente.

Creare condizioni di vita migliori e frenare i flussi migratori è infatti possibile; ne aveva già parlato Paul Kagame,  Presidente della Repubblica del Ruanda e presidente dell’Unione Africana, attaccando i falsi miti e messaggi provenienti dal Vecchio Continente:”  da molto tempo, l’Europa incita o invita le persone ad andare in Africa. Il messaggio è stato ‘i tuoi paesi africani sono governati male e tu dovresti venire da noi’. L’impressione è stata ‘se hai un problema nel tuo Paese, vieni nel nostro paradiso’. E la gente è andata. Al punto in cui gli europei non possono più permettersi di avere altri immigrati. (…) La partnership tra Europa e Africa avrebbe dovuto investire correttamente, creando un ambiente per mantenere i nostri giovani africani, garantendo loro che stare nel proprio continente è meglio per trovare sicurezza e lavoro. Ma non è mai troppo tardi”.Intervenire all’origine del fenomeno migratorio, per individuarne cause e radici, vuole dire contrastarlo concretamente, e combatterlo a mezzo di alleati forti e presenti, in primis l’Unione Europea.

Un programma di sostegni, più volte inquadrato come Piano Marshall per l’Africa, è quindi possibile; un piano che Amici dei Bambini porta avanti con il progetto #AfricainFamiglia, che corrisponde proprio a ciò che è necessario: un’accoglienza giusta, nel proprio Paese.

Si continua infatti con la realizzazione di progetti in favore dei bambini più vulnerabili, abbandonati e orfani, accolti negli istituti del Marocco, Ghana, Kenya e della Repubblica Democratica del Congo e delle loro famiglie: con #AfricainFamiglia è possibile garantire ai minori ospiti nei centri di accoglienza un’alimentazione adeguata e l’accesso a cure mediche e visite specialistiche; il diritto all’istruzione e la formazione di insegnanti qualificati, prevenendo l’abbandono e sostenendo le famiglie in difficoltà, incentivando la loro autonomia economica 

Consentiamo ad ogni bambino di vivere e crescere in famiglia, scopri di più a questo link

Fonte: Rainews24; Ansa.it