Se investi in BTP, aumenta l’Assegno Unico per i figli

Possibili aumenti per bonus e assegni unici delle famiglie: entra in vigore la normativa che esclude dal calcolo dell’ISEE buoni postali, libretti e titoli di Stato

Fermandosi al titolo, potrebbe sorgere una (lecita) domanda: ma questa cosa dell’esclusione dei BOT e dei BTP dal calcolo dell’ISEE non è una notizia vecchia?
La risposta è “sì”, tanto che anche la news che ne parla su AibiNews è datata novembre 2023. Eppure la notizia c’è ed è attuale: perché se è certo che la misura di cui sopra era stata prevista nella Manovra 2024, è altrettanto vero che il decreto della presidenza del consiglio necessario per attuare la legge è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il 19 febbraio 2025 e, dunque, gli effetti della decisione di oltre un anno fa scattano a partire dal 5 marzo!

Fuori dall’ISEE titoli di Stato, buoni postali e libretti

Visto il tempo trascorso, vale la pena fare un ripasso: da, appunto, il 5 marzo, vengono esclusi dal calcolo dell’ISEE (ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, sulla base del quale vengono stabiliti gli importi di molti bonus e benefici fiscali) i buoni postali, i libretti e tutti i titoli di Stato, per un valore fino a 50mila euro.
La conseguenza è facilmente intuibile: chi ha nel suo patrimonio uno di questi beni, o vorrà investirci in futuro, vedrà il proprio ISEE abbassarsi, dato che non se ne terrà conto nella somma dei beni mobili e immobili utilizzata per il calcolo finale.
Di conseguenza, con un ISEE più basso, si potranno alzare le cifre delle prestazioni collegate, a partire dall’Assegno Unico, passando per il bonus sociale che riguarda le bollette, il bonus psicologo o il bonus asilo nido, giusto per citarne alcuni.
Potenzialmente, non si tratta di una variazione di poco conto. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, una famiglia con due figli, redditi da lavoro dipendente, una casa di proprietà, un patrimonio mobiliare di 79mila euro e 25 mila euro investiti in titoli di Stato, dal 5 marzo potrebbe avere una riduzione dell’ISEE di circa 2mila euro, pari all’8,6%. Se, invece, la stessa famiglia di titoli di stato ne avesse il doppio, ovvero 50mila euro (somma oltre la quale non vale più l’esclusione dall’ISEE), con le nuove regole “risparmierebbe” sull’ISEE fino a 4mila euro. In totale, secondo la relazione tecnica del Ministero, l’effetto positivo della misura vale 44 milioni di euro all’anno, come maggiorazione dell’assegno per i figli.

Soggetti disabili o non autosufficienti

Da sottolineare che nello stesso decreto sono state previste altre voci che vengono escluse dal calcolo dell’ISEE per quanto riguarda le famiglie al cui interno ci siano soggetti disabili o non autosufficienti. Ciascun componente potrà togliere dal computo del reddito i trattamenti assistenziali, previdenziali e di indennità, così come eventuali somme percepite dagli enti locali proprio in relazione alla disabilità.
Infine, è prevista anche una maggiorazione dello 0,5% nella scala di equivalenza (lo strumento che serve per passare dal totale del patrimonio alla cifra indicata nell’ISEE) per ogni componente della famiglia con una disabilità.

ISEE da rifare

Queste nuove misure, come detto, partono dal 5 marzo, il ché presuppone che tutte le famiglie che hanno fatto l’ISEE 2025 nei primi due mesi dell’anno (operazione consigliata per avere diritto fin da subito alle cifre adeguate alla rivalutazione del costo della vita) debbano richiedere una nuova attestazione se vogliono che vengano considerate le nuove regole. Gli ISEE già ottenuti rimangono comunque validi fino alla loro naturale scadenza, ma va da sé che a chi ha nel proprio patrimonio cifre di un certo valore riconducibili e buoni postali, libretti o titoli di Stato, conviene chiedere nuovamente l’attestazione. Come sempre, si può procedere autonomamente attraverso il sito dell’INPS, oppure rivolgendosi a un CAF. Ricordiamo che l’emissione dell’ISEE dovrebbe essere garantita gratuitamente per una richiesta all’anno, dalla seconda in poi Caf e patronati possono chiedere fino a 25 euro di contributo.