Denatalità. Papa Francesco: “Combattere la dittatura dell’io per vincere l’inverno demografico”

Durante l’Angelus nel giorno della festa della Santa Famiglia di Nazaret, il Papa ha ricordato le regole per vivere bene in famiglia e richiamato alla lotta contro la denatalità

Durante l’Angelus di Domenica 26 gennaio, festa della Santa Famiglia di Nazaret, il Papa ha dedicato una bella riflessione alla famiglia, sottolineando la preoccupazione per “l’inverno demografico” che il cronico calo delle nascite sta procurando.

Passare dall’io al tu per vivere fino in fondo l’armonia della famiglia

Una riflessione partita dalla constatazione di come tutti noi proveniamo dalla “storia di una famiglia”. “Forse – ha detto Papa Francesco – non siamo nati in una famiglia eccezionale e senza problemi, ma è la nostra storia. Ognuno deve pensare: è la mia storia, sono le nostre radici: se le tagliamo, la vita inaridisce!”.
Ma la famiglia non è solo una “storia” passata, fissata come le pagine di un libro; la famiglia è qualcosa che bisogna costruire quotidianamente, impegnandoci tutti a “sostenerla, difenderla e custodirla”. E per farlo bisogna partire dal “tu”, non dall’io. “Per custodire l’armonia in famiglia – ha proseguito il Papa – bisogna combattere la dittatura dell’io, quando l’io si gonfia. È pericoloso quando, invece di ascoltarci, ci rinfacciamo gli sbagli; quando, anziché avere gesti di cura per gli altri, ci fissiamo nei nostri bisogni; quando, invece di dialogare, ci isoliamo con il telefonino…”
Provando a riassumere le indicazioni date da Papa Francesco per vivere bene in famiglia, si possono dare delle indicazioni pratiche che partono dall’incentivare il dialogo tra genitori e figli, specie a tavola, momento fondamentale di condivisione. Oltre a parlare, però, bisogna imparare ad ascoltarsi e non rinfacciarsi eventuali sbagli.
Del richiamo al telefonino si è già detto, con l’invito del Papa a non utilizzarlo durante i pranzi e le cene in famiglia. Altro invito è quello di non andare mai a dormire senza aver fatto la pace dopo eventuali litigi e discussioni. Evitare i silenzi che portano conflitti e persino violenze. E, per chiudere, una indicazione che è la base di tutto quello che il Papa ha detto: convertirsi dall’io al tu.

Combattere l’inverno demografico

Subito dopo l’Angelus il Papa ha richiamato la sua “lettera agli sposi”, che chiaramente si lega al tema della famiglia ma che sottolinea soprattutto un aspetto che dalle famiglia parte per avere ricadute più generali su tutta la società: è la questione della denatalità, più volte sottolineata anche dalla politica.
Sembra – ha detto il Papa – che tanti hanno perso l’aspirazione di andare avanti con figli e tante coppie preferiscono rimanere senza o con un figlio soltanto. Pensate a questo, è una tragedia”.
I dati dell’Istat, come sottolineato più volte, indicano un calo costante delle nascite ormai da molti anni, con la previsioni per il 2021 che si scenda al di sotto della soglia dei 400 mila nuova nati all’anno in Italia.
Da qui l’invito accorato del Papa: “Facciamo tutti il possibile per riprendere una coscienza, per vincere questo inverno demografico che va contro le nostre famiglie contro la nostra patria, anche contro il nostro futuro”.